E’ approdato al Taranto nella sessione invernale del calciomercato, rinforzando l’assetto offensivo della squadra di mister Panarelli: Antonio Croce, centravanti dei rossoblù, ex Fidelis Andria, a mente fredda, ha analizzato ai microfoni di TUTTOcalcioPUGLIA.com l’ultimo incontro giocato in campionato con il Gravina di Loseto ed ha presentato l’incontro dello “Iacovone” contro la Team Altamura.

Il ko di Gravina potrebbe condizionare il campionato del Taranto, adesso ad 8 punti dalla vetta della classifica: come avete smaltito la sconfitta contro i murgiani?

“Sicuramente è stata una brutta battuta d’arresto dopo tanti risultati consecutivi, frutto del grande lavoro che stiamo svolgendo: non è mai facile inseguire e vincere sempre, non ci aspettavamo la sconfitta ma mancano ancora otto partite alla fine del campionato. Cercheremo di ricominciare a fare punti come abbiamo fatto prima della sfida col Gravina: dobbiamo sfruttare il calore del nostro pubblico e crederci fino alla fine. Abbiamo già raggiunto un traguardo nel corso della stagione, ovvero la matematica certezza di disputare quantomeno i playoff però, fin quando l’aritmetica ce lo consente, dobbiamo continuare a crederci”.

La sosta forzata, a causa del torneo di Viareggio, vi ha dato modo di riflettere meglio sugli errori commessi: cosa è mancato al Taranto nella sfida dello stadio "Vicino"?

“Secondo me, è mancato soltanto il gol: abbiamo cercato, in più occasioni, la rete che avrebbe potuto riaprire il match. Rivedendo le immagini, in queste due settimane, abbiamo cercato di fare tesoro dei nostri errori per evitare di ripeterli in futuro: siamo stati sfortunati, abbiamo cercato la conclusione per almeno 8/9 volte con il portiere che è stato bravo a neutralizzare i nostri tentativi. Abbiamo preso due gol evitabili: la seconda rete è nata da un contropiede, con la squadra sbilanciata in attacco alla ricerca del pareggio. Alla fine ciò che conta è il risultato: dobbiamo ripartire da dove abbiamo lasciato e tireremo le somme alla fine del campionato”.

Mister Panarelli, nell’immediato post-gara, aveva denunciato la mancanza di cattiveria agonistica della squadra nella sconfitta di Gravina: forse si è peccato anche di presunzione, sbagliando l’approccio al match?

“Effettivamente, siamo entrati un po' contratti nei primi 15/20 minuti di gioco: abbiamo pagato il campo piccolo, il terreno sintetico e la pressione nel dover cercare di mettere subito la partita nel verso giusto perché siamo obbligati a vincere ed a portare a casa l’intera posta in palio. Abbiamo subito la rete dello svantaggio nel nostro momento migliore dell’incontro, su una marcatura persa sugli sviluppi di un calcio d’angolo: siamo stati sfortunati nel non riuscire a concretizzare le palle gol che abbiamo creato durante l’incontro e, a differenza delle altre partite, siamo stati meno aggressivi del solito”.

A proposito del Torneo di Viareggio... nel 2005, con la maglia dell'Inter, sei stato protagonista nella manifestazione, vincendo il titolo di capocannoniere: quali sono i tuoi ricordi?

“Ho dei bellissimi ricordi di quella stagione: realizzai quattro gol, alla pari con Rey Volpato. Fu davvero un’esperienza interessante ed arricchente: è una vetrina importante a livello nazionale ed europeo che permette di mettersi in luce anche nelle rose di società di caratura superiore”.

Domenica arriverà, allo "Iacovone", una Team Altamura in cerca di punti importanti per entrare in zona playoff: che tipo di partita ti aspetti?

“Stiamo lavorando tanto e bene per questa sfida: troveranno un Taranto affamato, con voglia di riscatto e di portare a casa l’intera posta in palio. Siamo consapevoli che c’è una distanza di otto punti dalla vetta, cercheremo di fare una prestazione positiva e, attraverso il bel gioco, ottenere il risultato sperato. Ce la giocheremo a viso aperto, dinanzi al nostro pubblico: da domenica, fino alla fine del campionato, dobbiamo provare a vincerle tutte”.

La sconfitta di Gravina potrebbe lasciare degli strascichi nei tifosi rossoblù: qual è l'invito che vuoi fare ai supporters ionici?

“Mi sento semplicemente di invitare loro ad incoraggiarci fino all’ultimo minuto: siamo stati bravi a trascinarli in 10.000 allo stadio ma non siamo nemmeno diventati ciucci dopo una sconfitta. E’ normale che ci sia un po' di delusione, questa è una piazza esigente e che vuole vincere ma, nel calcio, si possono verificare diverse situazioni. Il Gravina è acqua passata, pensiamo all’Altamura e cerchiamo di vincere questa partita sia per il nostro gruppo ma soprattutto per i nostri tifosi”.

Sezione: Taranto / Data: Ven 15 marzo 2019 alle 13:15
Autore: Christian Cesario / Twitter: @otherside1993
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