Lunga conferenza stampa quella tenuta dal ds del Taranto Vincenzo De Santis. Diversi i punti toccati:

D’AGOSTINO. “Vogliamo già partire con un progetto tecnico differente in vista della prossima stagione: Stefano D’Agostino non è il colpevole della situazione che vive il Taranto, ma ho l’obbligo di portare equilibri in questa rosa. Lui ha caratteristiche importanti e, probabilmente, in altre categorie, farebbe le fortune di altri club: in Serie D, e soprattutto a Taranto, serve però gente operaia. Fa male fare una scelta del genere: me ne assumo tutte le responsabilità dal punto di vista tecnico, anche se poi l’atleta e la società dovranno discutere di altro. Proveremo a cederlo altrove, se non dovessimo riuscirci D’Agostino continuerà ad allenarsi regolarmente con noi, anche se non sarà più arruolabile”.

EQUILIBRIO. “Quando sono arrivato ho trovato un ambiente un po’ anarchico: io sono dell’idea che bisogna iniziare un percorso senza lasciarsi condizionare dai risultati. Se riusciamo a mettere insieme i cocci, possiamo costruire qualcosa di importante”.

MERCATO. “Su D’Agostino si è mosso qualcosa e spero che il calciatore possa accasarsi tra i professionisti. Faremo ancora qualcosa in entrata: abbiamo ingaggiato Petrucci e Avantaggiato che io ritengo validi. Voglio anche un attaccante che sudi e onori questa maglia. Non ci siamo indeboliti, forse soltanto sulla carta: ad oggi un esempio da seguire è il Sorrento, una squadra composta da calciatori di categoria che corrono”.

SCONFITTA A TAVOLINO. “Il responsabile della sconfitta è, principalmente, il blocco del sistema della FIGC: abbiamo dato per scontato che tutto andasse per il verso giusto. Ce la giocheremo in tribunale, sperando di far valere le nostre ragioni. Kosnic attualmente è in Serbia, ma è una questione che scinde dalla vicenda riguardante il Cerignola: nel momento in cui ha saputo di non essere tra i titolari ad Andria, ha avuto una reazione inadeguata. Le regole vanno rispettate, anche se il calciatore l’ho portato io a Taranto”.

NICOLA RAGNO. “Sì, Nicola Ragno aveva un contratto biennale che in giornata è stato rescisso: lo ringrazio per la disponibilità mostrata. La famiglia-Giove, ancora una volta, ha ottemperato gli impegni dal punto di vista economico”.

PUBBLICO. “Fa malissimo aver visto lo ‘Iacovone’ semi-vuoto: noi rispettiamo la scelta della curva e toccherà nuovamente a noi provare a creare l’entusiasmo. Sono stato chiamato mafioso e questo mi fa male. Io ritengo la comunicazione importante: non è corretto strumentalizzare le dichiarazioni, altrimenti il senso cambia e si creano pensieri differenti. Se i tifosi vogliono avere un confronto civile, io ci sono”.

SOCIETA’. “Massimo Giove vuole il bene del Taranto: ad oggi non ci sono imprenditori disposti a investire, c’è una persona che dice di volerlo fare ma non si sbilancia”.

FUTURO ‘PROSSIMO’. “Sono abituato a pensare partita dopo partita: voglio capire dove può arrivare questa squadra. Io credo che se i ragazzi gettano il cuore oltre l’ostacolo e diventano ancor più umili, riusciremo a toglierci qualche soddisfazione”.

Sezione: Taranto / Data: Mar 28 gennaio 2020 alle 19:00
Autore: Vito Salvatore Di Noi
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