Intervistato da mondorossoblù.it, l'avvocato romano Tillia ha chiarito i dettagli dell'incontro avvenuto negli scorsi giorni con Vittorio Galigani (emissario del patron Giove) per una possibile acquisizione del Taranto: “Sapevamo che in qualche modo ci sarebbe stato spazio per fare un’offerta per acquisire il Taranto. Per questo motivo mi sono fatto portavoce di un gruppo di imprenditori che avevano voglia di investire nel calcio. Come da PEC inviata al Taranto giorno 5 marzo scorso, abbiamo fatto una offerta di 1 milione e 400 mila euro. Niente cash. Giove vuole un milione di euro perché è affezionato al Taranto, ma c’è un importante debito erariale. Come facevamo a dargli quella cifra? Per Massimo Giove avremmo sborsato 400 mila euro (non tutti e subito) e il milione sarebbe servito per appianare il debito con l’Erario attraverso i nostri consulenti. Taranto è una piazza incredibile, dalle potenzialità che ci avrebbero permesso di pianificare una stagione con l’adeguata tranquillità economica. Noi avremmo messo sul banco 550 mila euro come base, poi gli sponsor, il botteghino, il merchandising avrebbero fatto il resto.”

Offerta rifiutato, ma rimpianti del tutto assenti: “Alla fine è come se ci fossimo fatti una passeggiata a Taranto. Non abbiamo parlato col presidente Giove, col quale ci siamo solo salutati convenevolmente e dopo l’incontro con Galigani siamo andati a mangiare le cozze di Taranto, l’unica nota positiva della giornata. Che dire? Auguriamo al presidente Giove e alla città di Taranto i migliori auspici”.

Sezione: Taranto / Data: Gio 12 marzo 2020 alle 09:15
Autore: Antonio Bellacicco
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