La sconfitta ottenuta nella finale playoff contro la Cavese lascia l'amaro in bocca in casa Taranto: il risultato di 3-1 subito dagli uomini di Cazzarò allo stadio "Simonetta Lamberti" è l'epilogo di una stagione altalenante dei rossoblù.

Dopo un avvio da dimenticare, targato Francesco Cozza, gli ionici sono riusciti a risollevarsi grazie alla cura di Michele Cazzarò: 20 vittorie, 5 pareggi e 6 sconfitte lo score del tecnico tarantino che, con uno strepitoso girone di ritorno, ha permesso alla formazione rossoblù di affrontare i playoff, seppur da quarti in classifica. Le statistiche dicono che la squadra della città dei due mari è stata la "reginetta" della seconda parte del campionato, insieme alla corazzata Potenza: numeri da capogiro realizzati dal 17 dicembre in poi, quando il Taranto violò il campo della Turris. L'arrivo di Stefano D'Agostino dal Campobasso ha dato della preziosa linfa all'attacco, ridisegnato con Favetta e Diakitè, giunti in corso d'opera in riva allo Ionio. Fondamentali, anche, giocatori come Max Marsili e Marian Galdean: due calciatori d'esperienza, fari del centrocampo rossoblù. Ottima la performance anche del portiere under Paolo Pellegrino: il numero uno, che ha difeso la porta del Taranto praticamente per quasi tutta la stagione, ha dimostrato di essere in continua crescita ed è uno dei giocatori che la società ionica deve valorizzare nell'immediato futuro.

Adesso, è necessario programmare il futuro: il Taranto che ieri ha concluso la stagione in quel di Cava dè Tirreni ha una buona base, da puntellare con qualche acquisto in ottica under. Adesso, è necessario mettersi a tavolino e trattenere i pezzi pregiati della rosa: serve un progetto convincente, mirato alla vittoria del prossimo campionato di Serie D (in caso di mancato ripescaggio o riammissione in Serie C) per poter riportare, in massa, il pubblico allo "Iacovone". 

Sezione: Taranto / Data: Lun 21 maggio 2018 alle 14:00
Autore: Christian Cesario / Twitter: @otherside1993
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