E se fosse un possibile ripescaggio, come nel 2004, a ridare speranze di Serie B al Bari? Questa la speranza di qualche tifoso, a poco più di una settimana dalla finale playoff persa contro la Reggiana? Ma al momento, salvo clamorosi colpi di scena, sembra difficile ipotizzare tale scenario. 

E' prima di tutto noto a tutti quanto accaduto nell'estate del 2018: tra ricorsi, proteste e confusione generale, i format dei campionati subirono stravolgimenti, ma senza che tra i cadetti stessi fossero accolte new entries o ritorni. Fallirono in estate Bari, Cesena ed Avellino. Alla finestra, in attesa di liete novità, club come le retrocesse Ternana, Virtus Entella e Pro Vercelli, per non parlare di Siena (finalista perdente dei playoff di C contro il Cosenza) e Catania (seconda del girone C di Serie C). Il resto è storia nota: campionato bloccati e poi slittati, in qualche caso anche mutilati (B a 19, fatto inedito dopo anni con 22 squadre). E pur volendo seguire un determinato ordine, ad avere principalmente diritto sarebbero - allo stato attuale - le neo retrocesse, prim'ancora delle seconde di terza serie. In questo caso il Bari partirebbe sulla carta in quinta posizione, avendo il coefficiente migliore dopo la Reggiana (e prima della Carrarese, seconda del girone A). E resta da capire il destino di compagini come Trapani e Juve Stabia, non solo sul piano sportivo ma anche su quello economico e societario. Poi, nei prossimi giorni, eventuali colpi di scena possono essere affidati soltanto alla Figc, che in dote ha poteri speciali per potere gestire questo tipo di situazioni a causa dell'emergenza Coronavirus. Il 4 agosto prossimo, il Consiglio Federale si esprimerà su questi argomenti (ripescaggi, riammissioni per A e B, e non solo). Tutto può succedere, ma per il momento è meglio evitare di illudersi. 

Sezione: Bari / Data: Gio 30 luglio 2020 alle 16:30
Autore: Domenico Brandonisio
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