Tempo di volti nuovi, in casa Bisceglie. A cominciare dal ds William Scuotto, napoletano classe 1975 che dopo i fasti di Giugliano punta a far bene anche nella città dei dolmen. 

Direttore Scuotto, com'è stato l'impatto con Bisceglie? 

"Conoscevo già queste piazza, a Giugliano ho fatto un campionato da playoff andando oltre ogni aspettativa. Col presidente Racanati, fortunatamente, è scoccata subito la scintilla. Lui è un tifoso, prima che un dirigente. La ritengo una cosa positiva, tengono alla propria terra. E pazienza se si viene da una retrocessione e soprattutto da una situazione difficile. Tutti hanno accettato una nuova sfida, stimolante. Anche se il tempo a disposizione è poco, abbiamo ufficializzato pochi giocatori. Ci aspetta una bella gatta da pelare, ma questo non ci fa paura". 

Tante le idee in cantiere, cosi come le ambizioni. 

"Serve uno step alla volta. Oggi c'è da operare la ricostruzione di un'intera rosa e con un budget limitato. E' giusto cosi. La società va prima fortificata, si deve pensare prima di tutto alla salvezza. Bisogna porre le giuste basi, lavorare con umiltà. Poi, in futuro, sarà possibile puntare finalmente a qualcosa di importante". 

Bisceglie come la sua Giugliano? 

"L'ho detto anche ai tifosi ieri. A Giugliano ero partito per salvarmi, poi siamo arrivati terzi dietro Palermo e Savoia. Nel calcio tutto è possibile, ma porre le giuste basi è importanti. Bisceglie è una piazza grande quanto quella campana, spero di poter dare tante soddisfazioni alla piazza. Con l'imperativo di costruire qualcosa strada facendo". 

Sezione: BISCEGLIE / Data: Mar 18 agosto 2020 alle 18:00
Autore: Domenico Brandonisio
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