Bitonto, da "new entry" a capitano: la seconda giovinezza di Riccardo Lattanzio

Da “new entry” a punto di riferimento, da semplice attaccante a capitano e trascinatore del team: ecco la straordinaria escalation che ha visto protagonista Riccardo Lattanzio.

Trentuno anni, andriese di nascita, il calciatore bitontino è ormai uno dei punti fermi della società neroverde. Dopo i noti fatti della scorsa estate, infatti, Lattanzio è stato uno dei pochi leoncelli a scegliere di proseguire la sua avventura con il Bitonto del patron Francesco Rossiello: una scelta coraggiosa, che gli è valsa un’ammirazione indiscussa da parte di tutti i supporter locali.

Quello dell’ex Fidelis Andria è stato, tra l’altro, il volto scelto dal club per allestire la grafica pubblicitaria che ha preannunciato l’avvio della stagione sportiva in corso. E, cosa ancor più importante, Lattanzio è il nuovo capitano della squadra: il principale punto di riferimento di una rosa composta da tantissimi nuovi arrivati.

Il matrimonio tra il bomber andriese e il Bitonto si è celebrato nel luglio 2019, quando ha scelto di vestire i colori neroverdi dopo un’entusiasmante stagione – da 32 presenze e 17 gol – con l’Audace Cerignola. Al “Città degli Ulivi”, Lattanzio ha ricevuto un caloroso benvenuto e si è subito guadagnato un posto da titolare al fianco di Kikko Patierno. In 25 gare, lo scorso anno, ha segnato solo cinque reti, ma è stato sicuramente uno dei principali artefici della straordinaria annata dei leoncelli, terminata con uno storico primo posto in classifica.

Posizionamento che avrebbe consentito a Lattanzio di tornare a calcare i prestigiosi campi della Serie C, se non fossero sorti i sopracitati problemi giudiziari che hanno coinvolto alcuni tesserati del Bitonto Calcio. A 31 anni, dunque, il numero 11 neroverde si dovrà accontentare del campionato di Serie D, dopo le sette stagioni trascorse tra i professionisti con Andria, Vigor Lamezia, Martina Franca e Aprilia. Tuttavia, a prescindere dalla categoria di militanza, Lattanzio può contare sul sostegno della dirigenza neroverde e della tifoseria: un supporto sincero ed incondizionato che, probabilmente, vale di più di una stagione tra i pro. E – chissà – magari potrebbe essere proprio il nuovo capitano a condurre, a suon di giocate e di gol, i propri compagni verso i piani alti del girone H di Serie D.