ACQUAVIVA DELLE FONTI – Con un aggregato di 7-1, Taranto accede alla semifinale a cinque della Coppa Italia di Eccellenza. Dopo l’exploit dell’andata, la formazione jonica batte nuovamente Acquaviva: lo 0-2 al Giammaria va sommato al 5-1 dell’andata per certificare un passaggio del turno sul quale, in realtà, vi erano pochi dubbi. E nella semifinale asimmetrica, con l’applicazione del criterio della viciniorità, Taranto incrocerà Gallipoli e Novoli, mentre Bisceglie e Unione Calcio daranno vita ad una saporosa stracittadina.

Con un gol per tempo la squadra di Ciro Danucci si aggiudica dunque il match nel paese della cipolla rossa e del cece nero (nel weekend la sagra all’insegna del buon gusto), condotto con ritmi inevitabilmente non altissimi, dato il risultato di gara.1, ma gradevole, soprattutto nel primo tempo.

Il tecnico ex Brindisi e il collega Andrea Solidoro applicano un discreto turn-over, lasciando numerosi titolari in panchina o a casa come nel caso di Davide De Rosa. Il difensore centrale all’andata, allo stadio Italia di Massafra, si rese protagonista di un gol da guinness dei primati: un passaggio al portiere ospite per restituire palla si trasformò in un mortifero pallonetto per il gol del 4-1 che provocò non poche polemiche, con i baresi che in qualche modo reclamavano, come dire, la restituzione del gol.

Solidoro schiera davanti a San Rocco una linea a quattro con Patruno e Tall (Patronelli nella ripresa) centrali, Scialpi e Carucci terzini; Lenoci è il metronomo, Pepe e Ferrante sono i mediani; alle spalle di Guglielmi, operano Fortunato e Cosmo. Geometrie abbastanza variabili per un Acquaviva dinamico il giusto, volenteroso, ma spuntato. Lo sbattersi dell’ex Noicattaro Antony Guglielmi poco o niente mette in difficoltà una difesa molto fisica come quella tarantina.

Che è schierata, davanti a Capogna (De Simone è rimasto all’Arsenale) con Delvino e Pino ai lati di Brunetti (il difensore, a seguito di uno scontro aereo con Tall si procurerà una ferita lacero-contusa: al Miulli gli praticheranno una sutura con dieci punti); Di Paolantonio e Etchegoyen sono i due centrocampisti di lotta e di governo,  con Souaré e Terrana molto propensi alla spinta sulle fasce; Vukoya si muove molto, soprattutto per linee verticali e spesso si ritrova molto avanzato rispetto a Maltezi e Imoh.

Le ostilità sportive le apre Etchegoyen calcia dalla distanza: è il 12’, la mira non è precisa. Due minuti dopo, Imoh prova la fuga, contatto con Tall nella trequarti acquavivese, l’arbitro, il molfettese Giuseppe Simone, non ha dubbi: non c’è nulla di irregolare nell’azione del difensore gambiano. Al 23’ collisione tra le teste di Tall e Brunetti di cui abbiamo già detto: entra Konaté.

È il 35’ quando la contesa è definitivamente chiusa da Terrana, la cui volée di sinistro risulta imparabile per Sanrocco. Qualche dubbio sulla posizione di partenza dello scatenato Souaré che alla fine risulterà il migliore dei suoi, instancabile nelle sgroppate sull’out di competenza, anche nella ripresa, quando la contesa è definitivamente chiusa.

Terrana crea scompiglio anche al 37’ con un cross che rischia di trasformarsi in conclusione. Nel finale di tempo, al 40’ e al 45’ è Maltezi ad andare per due volte vicino al gol: l’italo-albanese alla disperata ricerca dello spunto vincente personale, non è fortunato, trovando prima la risposta di Sanrocco e poi mancando di poco il bersaglio.

Festival delle sostituzioni nella prima parte della ripresa, con Solidoro che ne cambia tre, a cominciare da Patronelli, che recupera il posto da titolare al fianco di Alessio Patruno (buona la sua prestazione), poi l’Acquaviva ci prova con Lenoci all’11’ ma è il Taranto a raddoppia: è il 13’, percussione di Vukoja, palla a Souarè la cui conclusione dalla destra dell’area di rigore, dove ricava spazi che non dovrebbe trovare, non lascia scampo a Sanrocco.

Al 20’ l’unica vera palla-gol per i padroni di testa con il colpo di testa di Garcia Reyes sul cross da palla inattiva di Pesce: para a terra Capogna che si ritrova la sfera tra i piedi.

Gli ultimi due sussulti della sfida al 27’ con il cross basso di Maltezi che attraversa l’intera luce della porta e con Labianca che al 45’ su assistenza di Di Paolantonio da palla inattiva va vicino alla terza segnatura.

Il triplice fischio di Simone arriva a sancire lo 0-2: la vendetta è servita dopo la incredibile sconfitta in campionato con l'Atketico che s'impose meritatamente per 3-2.

Ora testa al campionato. Per l’Atletico l’ospite di turno al Giammaria asarà la Polimnia, per il Taranto chiamato a rimontare Bisceglie e Brindisi, l’impegno è nel Salento, al generale Luigi Basurto, avversario di turno il Racale.

Sezione: Eccellenza / Data: Gio 13 novembre 2025 alle 23:07
Autore: Vito Prigigallo
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