Damiano Tommasi, presidente dell'AIC, torna sull'incontro avvenuto ieri con il Ministro dello Sport Spadafora nel corso di un intervento a "Zona Cesarini", trasmissione in onda su Radio1 Rai: 

"Allo stato attuale la situazione del Paese non consente la ripresa dell’attività, dobbiamo capire se ci saranno le condizioni di sicurezza nelle prossime settimane e quali procedure si devono attivare per renderlo possibile, tutelando la salute di tutti, non solo degli atleti. L’incontro di oggi è stato utile per mettere sul piatto tutte le posizione delle componenti del mondo del calcio e metterle a confronto con chi dovrà analizzare la situazione per stilare un protocollo adeguato. Da parte dei calciatori la richiesta che è stata fatta è quella di far ripartire il calcio quando tutti i cittadini potranno disporre di tamponi e test, non ci deve essere una corsia preferenziale per la categoria. Questo non certo per immagine ma per responsabilità etica: molti calciatori sono risultati positivi e molti hanno familiari e amici malati in attesa dei tamponi; i calciatori non vogliono essere fuori dal contesto del Paese. Il come ripartire lo stabilirà il protocollo, che deve essere validato e nel quale abbiamo chiesto che ci siano non consigli e suggerimenti, ma norme ed elementi chiari per capire come agire in sicurezza. Quindi da una parte massima chiarezza e dall’altra avere la certezza che l’applicazione del protocollo venga rispettata in toto da tutte le società, per avere le massime tutele possibili pur sapendo che il rischio zero purtroppo non esiste”.

Sezione: EMERGENZA CORONAVIRUS / Data: Gio 23 aprile 2020 alle 09:15
Autore: Antonio Bellacicco
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