Il Fasano, in attesa della partenza per Campitello Matese prevista per venerdì 28 agosto, lavora in sede per gettare le basi in vista della prossima stagione, la terza consecutiva in Serie D. Un gruppo profondamente rinnovato rispetto alla scorsa stagione: Catalano è subentrato a Laterza, mentre sono diversi i big accasatisi altrove dopo aver raggiunto grandi risultati all’ombra della Selva. E’ rimasto in biancazzurro, invece, Giorgio Bernardini: il classe ’98, a Fasano dal luglio 2017, indosserà anche la fascia di capitano.

In esclusiva ai nostri microfoni, l’atleta nativo di Lecce stila un bilancio delle prime settimane di lavoro.
“Si sta creando un bel gruppo composto per lo più da atleti giovani, con diversi elementi di esperienza a far da chioccia: rispetto allo scorso campionato sono mutati alcuni aspetti, ma sia al mister che al preparatore va riconosciuta la capacità di lavorare bene e di approcciarsi nel migliore dei modi con la squadra”.

Esiste continuità tecnica rispetto alla precedente gestione?
“Sin dai primi allenamenti, è emersa la fame di mister Catalano che, nell’arco di questi giorni, ci sta mettendo nelle giuste condizioni per poter lavorare al meglio: così come Laterza, si tratta di un tecnico giovane ed entrambi hanno voglia di raggiungere grandi risultati”.

La prossima sarà, per lei, una stagione particolare: scenderà in campo con la fascia di capitano sul braccio.
“Quando giunsi a Fasano tre anni fa non avrei mai immaginato di diventarne il capitano: si tratta di una bellissima responsabilità che mi offre anche l’occasione di poter trasmettere la mia mentalità ai ragazzi più giovani. Quando il presidente me l’ha proposto, ho accettato con orgoglio”.

Nutre ancora la speranza di poter alzare al cielo quella tanto agognata Coppa Italia?
“La speranza c’è, ma purtroppo è improbabile che la finale si giochi: il rammarico è tangibile, poiché avevamo raggiunto quell’obiettivo con profondo sacrificio. Chissà, magari questa delusione può trasformarsi in una carica in più per riprovarci il prossimo anno”.

Lei è tra i riconfermati dello scorso campionato: cosa l’ha spinta a proseguire la sua avventura in biancazzurro?
“Tanti dei big dello scorso campionato avranno la possibilità di lottare per grandi traguardi e ciò dimostra che Fasano è una piazza che ti consente di crescere e migliorare: al netto di ciò, volevo rimanere fortemente qui per consacrarmi definitivamente. Ogni calciatore punta a militare nelle categorie superiori e per me, questo, è un importante trampolino di lancio”.

Un pensiero finale dedicato a una tifoseria che, da sempre, vi dimostra affetto e vicinanza.
“Il discorso precedente ritorna qui: la tifoseria biancazzurra è sempre dalla nostra parte e ciò è un vantaggio non indifferente. Le giuste condizioni ambientali aiutano anche a formare una mentalità di spessore nell’atleta: qui siamo quasi tutti giovani e i tifosi sanno che da parte nostra c’è l’ambizione di raggiungere risultati di prestigio”.

Sezione: FASANO / Data: Mar 25 agosto 2020 alle 18:30
Autore: Vito Salvatore Di Noi
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