“Non è un anno perso”, disse subito Saverio Sticchi Damiani dopo la sconfitta contro il Parma e la conseguente retrocessione in Serie B del suo Lecce. A modo loro, i giallorossi hanno dato cenno di un nuovo calcio, propositivo e offensivo. Da una parte il coraggio che li ha portati a lottare per la salvezza fino all’ultimo turno di campionato, dall’altra il baricentro troppo alto ha portato Gabriel a raccogliere grappoli di gol. Però non è un anno perso, per la società e per i suoi calciatori. Perché in tanti si son messi in mostra sotto i riflettori della Serie A, tanto da attirare l’interesse di numerosi club. Una vetrina importante, per una gioielleria preziosa come quella salentina.

NEL MIRINO DELLA A. Da Petriccione a Falco e appunto Gabriel, nonostante sia stato il portiere ad aver subito più reti nell’ultimo campionato. Sul brasiliano ci sono da tempo gli occhi di Daniele Faggiano, così come su Falco: i due, infatti, potrebbero raggiungere il diesse in Liguria, al Genoa, che ha scelto proprio il dirigente di origini salentine per dare uno scossone e tracciare una linea netta tra passato (o presente…) e futuro. Il regista, invece, piace a Bologna, Udinese e nelle ultime ore anche al Torino che starebbe tentando l’affondo per portare in granata una delle più belle rivelazioni dell’ultimo campionato di Serie A. E poi c’è Mancosu: quella clausola da 3 milioni può e deve spaventare il Lecce, una cifra che nel massimo campionato in molti sarebbero pronti a versare nelle casse del club di via Colonnello Costadura pur di accaparrarselo. Gioielleria Lecce, ma costosa: i pezzi pregiati potrebbero essere ceduti, ma servirà un grande sforzo economico dei possibili acquirenti.

Sezione: Lecce / Data: Mar 11 agosto 2020 alle 12:00
Autore: Dennis Magrì / Twitter: @magriden
vedi letture
Print