Seppur il campionato è fermo a causa delle vacanze natalizie, le società sono in continuo movimento per prepararsi al meglio al rientro e modificare gli assetti tattici e la rosa a disposizione dei vari tecnici per apportare migliorie e proseguire al meglio questa seconda parte di stagione. Protagonista di questa finestra di calciomercato sarà quasi sicuramente Pietro Spagnolo, giovane terzino sinistro classe 2001 appena svincolatosi dal Nardò e in cerca di una nuova squadra con cui proseguire la sua avventura nel mondo del calcio. TUTTOcalcioPUGLIA.com è riuscito a contattare il giovane giocatore per scambiare due chiacchiere.

Buongiorno Pietro, ha vestito la maglia del Nardò per quasi due anni: che clima c’è all’interno del gruppo squadra?
“C’è un buonissimo ambiente dove i più grandi aiutano i più piccoli a crescere, non c’è quel fenomeno chiamato nonnismo e dunque non si sente molto la pressione dei calciatori più esperti. Questo è un ambiente ottimo soprattutto per chi ha cominciato a muovere i primi passi in Serie D e sta cominciando ad assaporare l’ambiente del calcio vero. Anche sul piano societario sono sempre tutti pronti a darti una mano”.

Le vittorie hanno infuso tanto ottimismo, quali sono gli obiettivi e dove può arrivare questa squadra?
“Vittoria chiama vittoria, ogni singolo successo ci ha aiutato a crescere e a darci la consapevolezza di avere alle spalle un gruppo forte. L’unico obiettivo del club è la salvezza, questo ci infonde molta tranquillità e ci permette di vivere ogni giornata in maniera serena, prendendo per buono ogni risultato positivo e ogni sconfitta come un insegnamento”.

È partito molto bene, poi da un momento all’altro ha perso il posto da titolare. Cos’è successo?
“Sono partito molto bene, in squadra ero l’unico terzino sinistro di ruolo che poteva giocare, come tutte le squadre di Serie D si preferisce mettere un Under come terzino per impiegare gli Over in attacco, poi però dalla quinta giornata di campionato è stato introdotto in rosa un terzino molto più esperto di me come Sepe, da lì in poi ho avuto molta difficoltà a giocare e ho trovato poco spazio, e principalmente questa è stata la motivazione che mi ha spinto ad andare via”.

Possiamo dunque definire terminata la sua esperienza al Nardò. Ora come ora, da svincolato, ha già qualche squadra che la segue?
“Purtroppo sono dovuto andare via perché ho trovato poco spazio, ovviamente mi dispiace lasciare la squadra ma la mia priorità è quella di giocare e dimostrare quel che valgo. Ora sono alla ricerca di una nuova soluzione e speriamo sia la migliore. Attualmente ho diverse opzioni da scegliere, a bussare alla mia porta ci sono sia società di Serie D, sia squadre di Eccellenza costruite per vincere il campionato. In questi giorni valuterò le richieste e vedrò quale scegliere”.

È un giovane ragazzo alle prese con il mondo del pallone: quali sono i progetti per il futuro?
“L’obiettivo è quello di arrivare quanto più in alto possibile e mettermi in mostra per far vedere le mie qualità e dimostrare quello che valgo nel gioco che mi ha sempre appassionato di più. Alla base di tutto però ci metto l’umiltà, non per niente è il fattore che mi ha sempre contraddistinto in questi anni”.

Sezione: NARDÒ / Data: Dom 27 dicembre 2020 alle 16:00
Autore: Alessio Sportella
vedi letture
Print