Nardò, Danucci: "Rimaniamo umili, la salvezza prima di tutto"

"Ogni partita è difficile ed ha la sua storia, noi cerchiamo di lavorare per trarre il massimo da ogni partita. Sicuramente il fatto di giocare in casa ci aiuta, però sappiamo di affrontare una squadra importante e ci faremo trovare pronti": a parlare è Ciro Danucci, tecnico del Nardò, a due giorni di distanza dalla gara casalinga contro il Sorrento.

I campani saranno penalizzati da qualche assenza di troppo: "In Serie D - continua Danucci - non conta né chi manca né chi c'è, conta approcciare la gara nel modo giusto, essere intensi, avere la giusta determinazione ed il giusto atteggiamento. Poi che giochi uno o che giochi l'altro cambia ben poco, anche perché il Sorrento ha un'ottima rosa fatta di ottimi giocatori. Sicuramente chi giocherà secondo il loro allenatore sarà all'altezza della situazione".

I granata dovranno tra l'altro vendicare la sconfitta di un girone fa: "Per come è maturata, brucia ancora la sconfitta dell'andata perché sicuramente meritavamo molto di più. Noi comunque siamo andati lì e abbiamo imposto il nostro gioco, abbiamo cercato di fare la partita e abbiamo preso gol su due nostre disattenzioni. Sicuramente all'inizio ha inciso molto quindi c'è dalla nostra anche rivendicare questa sconfitta iniziale".

Il Nardò ora si trova soltanto a quattro punti dalla vetta e sognare può essere lecito: "Noi siamo una squadra che cerca di trarre il massimo da ogni gara, quindi noi giochiamo partita dopo partita. Cercheremo di fare la nostra partita contro il Sorrento proprio come abbiamo sempre fatto anche nelle altre gare, conoscendo l'importanza della sfida e sapendo di affrontare una squadra forte, che ha un punto in meno di noi ma con tre partite da recuperare. Quindi i numeri dicono che il Sorrento sia un'ottima squadra, noi da parte nostra dobbiamo raggiungere il prima possibile l'obiettivo della salvezza, quello che ci è stato richiesto. Poi, una volta raggiunto, vedremo dove possiamo arrivare. Però dobbiamo sempre rimanere umili e attaccati a quello che è il nostro atteggiamento".