Giovani attaccanti crescono. Come Luigi Calemme, che col suo piede caldo stava cercando di trascinare il Nardò verso una difficile salvezza. Impresa a metà, visto che a fermare tutto ci ha pensato ancora una volta il Coronavirus: squadra ferma in zona playout, ma che almeno ha abbandonato quel fastidioso fondo di classifica di inizio stagione. 

E se vogliamo la stagione granata è un po' la fotografia del rendimento personale del calciatore campano classe 1997. Positivo l'esordio col Gravina - malgrado il 3-2 finale per i murgiani - ma il prosieguo del campionato racconta amarezze: fino al 24 novembre - giorno della svolta contro il Grumentum - arriva soltanto un'altra rete e contro il Grumentum (anche in questo caso una sconfitta). Poi tutto cambia e la squadra ingrana, cosi come mister Foglia Manzillo si risolleva dallo scoramento iniziale: 10 risultati utili consecutivi, che nel caso dell'attaccante salentino si traducono in 5 reti in 10 partite. Con tanto di doppietta, quella rifilata nel pesante pareggio contro la Team Altamura. 

Le potenzialità che già si erano intraviste l'anno scorso con la maglia dell'Ercolanese, si manifestano. Senso della posizione, tiri precisi e ben indirizzati, temperamento. Cosi si arriva alle 9 reti, beffando Cerignola e Grumentum nel girone di ritorno. Ed ora - al netto anche delle dichiarazioni poco gradite dalla società, espresse dal suo procuratore - l'attaccante nel giro di poco tempo potrebbe davvero sognare la C. Avverà subito il salto di categoria o servirà ancora qualche altro anno di apprendistato? Di sicuro l'età è dalla sua parte. Ed il Nardò cercherà di tenerselo stretto quantomeno per garantirsi la salvezza. 

Sezione: NARDÒ / Data: Sab 16 maggio 2020 alle 13:45
Autore: Domenico Brandonisio
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