Oltre ogni più rosea previsione. Dal rischio di sprofondare in Eccellenza ad un clamoroso, sorprendente, spettacolare, seppur provvisorio, primo posto in classifica. E pazienza se le avversarie hanno diverse partite da recuperare, Taranto in primis, ma anche Bitonto, Casarano o Fidelis Andria. Questo risultato, per Nardò e per la sua gente, va oltre l’aspetto tecnico. E’ il premio, meritato, per una società che non ha mai mollato neppure quando intravedere una luce in fondo al tunnel era diventato utopistico. Insieme per collaudare una squadra capace di maturare giorno dopo giorno, magari impreziosita da qualche innesto esperto: i vari De Giorgi, Nicolao, Caputo, Potenza e se vogliamo anche Tornros rientrano in questa categoria. Ma non sarebbero nulla senza il talento degli under: Milli tra i pali è sempre più una certezza, ma degne di nota sono anche le prestazioni dei vari Cancelli, Lezzi, Trinchera o Rimoli, andato a segno col Picerno. 

Già, proprio il Picerno riassume al meglio la metamorfosi granata: in un solo girone, si è passati da un cantiere aperto ed ancora timoroso ad una squadra con una precisa identità. Merito anche di mister Danucci, il cui passaggio da calciatore ad allenatore si è rivelato meno duro del previsto. I punti all’attivo sono 34, frutto di 10 vittorie e 4 pareggi, 24 gol fatti e 20 subiti. La svolta? Dopo Portici: nelle successive 10 gare sono arrivate 6 vittorie (di cui 4 di fila), 3 pareggi ed un solo ko, col Bitonto. Così salvezza è ad un passo, anche se da queste parti si è sempre pensato a piazzamenti ben diversi. Onore al merito. Ed il futuro è tutto da vivere.  

Sezione: NARDÒ / Data: Mar 02 marzo 2021 alle 20:15
Autore: Domenico Brandonisio
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