Sono giorni di intrepida attesa per il calcio bitontino. La scorsa settimana, a Roma, nella sede della Procura Federale, sono state deposte le memorie difensive da parte degli indagati per la presunta combine sportiva tra A.Z. Picerno e Bitonto Calcio. Secondo quanto emerso, per la società neroverde, pare che i legali di Michele Anaclerio, all’epoca dei fatti tesserato con il sodalizio del presidente Francesco Rossiello, abbiano presentato delle prove atte a tutelare la figura del difensore classe ’82.

I prossimi appuntamenti con la giustizia sportiva si terranno, invece, nelle due settimane successive a quella di ferragosto: Bitonto, Picerno e Potenza Calcio, insieme a tutti i giocatori coinvolti nel presunto illecito, attendono dunque la sentenza del primo grado di giudizio.

La società neroverde, coinvolta per responsabilità diretta e oggettiva, dovrà quindi auspicare che le accuse rivolte nei propri confronti siano ridimensionate: solo così, infatti, i leoncelli potranno partecipare al prossimo campionato di Serie C. In caso contrario, invece, i rischi sarebbero davvero considerevoli e la loro prima storica partecipazione nel calcio professionistico potrebbe essere compromessa.

In ogni caso, il Bitonto è attualmente penalizzato da questa situazione di incertezza. Non conoscendo, infatti, quale sarà il suo prossimo futuro, la compagine di Rossiello non può organizzare la prossima stagione sportiva in modo meticoloso come avrebbe voluto. Il neo diesse Alessandro Degli Esposti, d’altro canto, che aveva già pensato a cinque/sei colpi di mercato per poter puntellare la rosa neroverde è al momento fermo, anch’egli – come tutti nell’ambiente neroverde – in attesa di un responso dalla giustizia sportiva.

Sezione: BITONTO / Data: Dom 09 agosto 2020 alle 16:30
Autore: Massimiliano Dilettuso
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