Salvatore Caiata, presidente del Potenza, ha parlato ai microfoni di Fanpage per analizzare la difficile situazione del mondo del calcio causata dal coronavirus. Queste le sue parole: "La Serie C non può decidere autonomamente ma può dare un’indicazione e ha dato la sua, dando un segnale di grandissima maturità e coscienza civica, etica e morale. Ha preso atto prima di tutte le altre componenti del mondo del calcio che rispetto ad una tragedia mondiale, come quella che stiamo vivendo, ostinarsi su questa follia di dover giocare a tutti i costi non sia la scelta giusta ma bisogna mettersi da parte. Abbiamo espresso questa indicazione, che tiene conto delle nostre particolarità, quelle di essere in territori particolarmente colpiti, con squadre che sono state segnate da lutti e con la coscienza di non poter garantire la sicurezza dei propri calciatori. I presidenti non hanno la possibilità di adire i protocolli sanitari e quindi come Consiglio Direttivo abbiamo manifestato la volontà di non giocare più e il presidente Ghirelli porterà questa istanza in Consiglio Federale".

Sulle squadre di Serie C: "Se non cambia nulla, in Serie C rischia l’80% delle squadre. Mi riferisco ai regolamenti, alla sostenibilità e credo che alle attuali condizioni sono pochissime le società che possono continuare. Noi andiamo incontro ad una stagione prossima dove avremo ricavi tendenti a zero perché dai contributi della Melandri, che diminuiranno per via della diminuzione dei diritti televisivi; ricavi stadio, che saranno zero per la chiusura degli stadi; e sponsor, che accuseranno la crisi che colpirà tutto il mondo dell’economia. L'unica fonte di sostentamento sono le tasche dei presidenti che, però, l'anno prossimo saranno tendenzialmente vuote perché impegnate a leccare le ferite delle proprie aziende e questo porterà ad una situazione di grandissima difficoltà da parte di tutte le squadre".
 

Sezione: Serie C / Data: Mer 22 aprile 2020 alle 18:15
Autore: Manuel Panza / Twitter: @manuel_panza
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