Intervistato nel corso de "La Puglia nel Pallone", in onda su Canale 85, l'ex direttore sportivo di Fidelis Andria e Taranto, Vincenzo De Santis, ha parlato degli avvenimenti legati alle ultime esperienze nel club federiciano e in quello ionico.

"L'Andria doveva fare un campionato diverso, per budget, rispetto a quello del Taranto: si sapeva che sarebbe stato un campionato difficile. Le società, purtroppo, non hanno la pazienza di aspettare: si vive solo di risultati e si è dovuto effettuare delle scelte, togliendo continuità ad un progetto tecnico. A Taranto, invece, sono arrivato in una situazione già problematica: quando si subentra in una società che ha già degli screzi interni, tutto diventa più difficile. C'era anche lì un piano di programmazione, sono state fatte delle scelte ma ciò non porta a nulla. Cambiare uomini ed interpreti del progetto, in più circostanze, non porta da nessuna parte. Il mercato di riparazione è uno dei più difficili: convincere alcuni giocatori a venire a Taranto era molto difficile, soprattutto con l'obiettivo promozione quasi sfumato. Bisognava, semplicemente, provare a programmare qualcosa in vista del prossimo anno. Ragno? e' un grandissimo amico ma, per rispetto di Gigi Panarelli, non si dovevano fare scelte azzardate: mi sarebbe piaciuto lavorare nuovamente con lui. Dopo l'esperienza a Potenza, non abbiamo avuto più modo di collaborare insieme: il calcio è anche questo".

Sulla decisione di retrocedere il Nardò, il diesse si esprime così: "E' stata applicata una regola ingiusta: nessuno si aspettava il COVID-19. Questa pandemia ha stravolto le sorti di tutti: purtroppo una decisione andava presa e bisogna accettarla".

Sezione: Serie D / Data: Ven 19 giugno 2020 alle 14:30
Autore: Christian Cesario / Twitter: @otherside1993
vedi letture
Print