Stefano D'Agostino, ex trequartista del Taranto, si è raccontato nel corso di una diretta Instagram con Tutto Sport Taranto. Punto di partenza, il momento particolare legato alla pandemia Coronavirus, che lui sta vivendo in quel di Malta (dove si è trasferito nel post Taranto, accettando la corte del Floriana): "Qui il campionato è fermo dal 6 marzo, mancavano sei giornate alla conclusione ed eravamo primi in classifica. In totale a Malta ci sono circa 400 casi, si può uscire e andare al mare. La vita è abbastanza normale. Stiamo seguendo dei precisi protocolli di allenamento, la posta in palio è alta. Ci giochiamo campionato e qualificazione in Champions. Il calcio qui è differente per cultura; c'è meno tattica, meno organizzazione. Il modello è quello inglese, con continui capovolgimenti di fronte e poche perdite di tempo. Nelle prime partite facevo delle cose non necessarie, abituato al Girone H. Ugualmente prima dello stop stava procedendo tutto bene, mi stavo adattando". 

Poi un salto indietro nel tempo, con il ricordo dei due anni vissuti in rossoblù: "Taranto è una città passionale e unica, a livello di Napoli. Il Taranto è la vita per la città, è un qualcosa di non comune per la categoria. Far bene in rossoblù non è facile e non è scontato, in tanti hanno fatto fatica. Si tratta di una grossa responsabilità. E' stato un onore enorme essere stato il punto di riferimento per due anni. Cosa cambierei della mia esperienza? Avrei solamente voluto vincere il campionato. Se dovessi scegliere il gol più bello, direi quello dell'anno scorso in finale playoff con il Cerignola. Quello più particolare forse è arrivato contro la Turris, quando feci tripletta. Ne ho fatti tanti, sono fortunato per questo". A chiudere, una doppia parentesi sull'addio al Taranto e su un possibile nuovo futuro nella città ionica: "Non ho avuto modo di parlare con Giove, non è tra le mie priorità ora. Lasciarsi così è stato brutto, essere andato via in un momento del genere mi ha fatto veramente male. Per il futuro lascio aperta qualunque porta, se ci saranno le condizioni giuste. Adesso però è prematuro parlarne"

Sezione: Taranto / Data: Lun 27 aprile 2020 alle 21:30
Autore: Antonio Bellacicco
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