Con un video pubblicato sul suo profilo Facebook, Pierluigi Valentini, ormai ex direttore esecutivo del Taranto, ha spiegato le ragioni che, a sua detta, la società rossoblù gli avrebbe comunicato affinché il rapporto di collaborazione tra le parti non continuasse.

“Non ho intenzione di fare polemiche, né di creare attriti o alimentare speculazioni – esordisce Valentini – ma ci tengo solo a precisare la situazione. Da parte del Taranto, mercoledì scorso, ho ricevuto una comunicazione con la quale mi è stato detto dell’interruzione del rapporto di lavoro perché le clausole previste per un eventuale rinnovo non sarebbero state soddisfatte. Ciò non è vero: si è realizzata sia la clausola della promozione in C, che quella di natura economica per il raggiungimento di determinati obiettivo in termini di fatturato”.

Valentini ripercorre anche quella che è stata la sua esperienza a Taranto: “In questi sei mesi sono stati fatti sacrifici importanti sia professionalmente che economicamente: io non sono un direttore esecutivo, ma per il bene del Taranto l’ho fatto a condizione che però, in caso di raggiungimento della C, sarei diventato direttore generale, il ruolo che più rispecchia le mie competenze. In più quando ho iniziato a operare ho dovuto scontrarmi con lo scetticismo e il conflitto di diverse realtà commerciali cittadine che non avevano intenzione di accostare i loro nomi al Taranto FC 1927: un grosso aiuto me lo ha fornito Marco Cascarano”.

Sui rapporti con il presidente Massimo Giove, l’ex dirigente rossoblù si esprime così: “Per Massimo Giove nutro stima e rispetto e lui stesso, qualche settimana fa, mi disse che il Taranto eravamo io, Montervino e Laterza ai quali avrebbe voluto blindarci con contratti biennali o addirittura triennali. L’epilogo, per me, è stato invece diverso: ho ricevuto dapprima un messaggio su WhatsApp e poi una PEC in cui mi si diceva che la collaborazione fosse finita. Essere liquidati così fa male, anche perché al messaggio del presidente non ho potuto nemmeno rispondere perché sono stato bloccato: ho comunque tanta stima per lui e spero che si renda conto chi davvero vuole il bene del Taranto e chi no. Resto convinto che, prima o poi, avrò il piacere di chiarire con lui e di stringergli la mano. Poi è chiaro che dinanzi a un’evidenza contrattuale del genere che non è stata rispettata farò le mie scelte…”.

Sezione: Taranto / Data: Mar 20 luglio 2021 alle 15:30
Autore: Vito Salvatore Di Noi
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