Prime parole da allenatore del Taranto per Giuseppe Laterza: il neo tecnico degli ionici si presenta, così, in conferenza stampa.

"Sono contento per questa mia nuova esperienza ma voglio ringraziare la mia ex società perché mi ha dato modo di lavorare bene e conseguire questo piccolo traguardo. Ringrazio la famiglia Giove per questa possibilità, il direttore Galigani e il diesse Montervino perché, da quando è arrivato a Taranto, si è messo subito a mia disposizione: sarei anche stato disposto a fare un passo indietro qualora il direttore sportivo non avesse voluto la mia presenza. Si sta organizzando un progetto serio, per fare qualcosa di importante: vengo qui per dare qualcosa in più a questa società. Sono una persona ambiziosa e che vuole emergere: è una possibilità importantissima e me la giocherò alla grande. Non posso promettere i risultati ma con tutto lo staff faremo del nostro meglio: cercheremo di costruire, minuto dopo minuto, qualcosa di grande. Sono molto emozionato, venire in una piazza così importante è stimolante: è una sfida difficilissima ma, quando ti chiama il Taranto, devi scappare ad occhi chiusi. Mi è bastato parlare dieci minuti col presidente Giove e col direttore Galigani: siamo pronti per metterci al lavoro".

Sulla sua prossima squadra, l'allenatore rossoblù si esprime così: "Il mio Taranto deve avere un’identità ben precisa: lavoreremo per avere una mentalità ben definita. Dobbiamo dare un’identità giusta: vogliamo gente che abbia voglia di dare allo spogliatoio un valore aggiunto. Con le individualità non si va da nessuna parte: occorrono le persone giuste e, tecnicamente, i calciatori validi, in grado di poter esprimere il loro valore tecnico. Il coraggio che ho avuto io ad accettare una sfida così difficile voglio trasmetterlo ai miei ragazzi. I miei giocatori devono essere ambiziosi e affamati: nessuno ci regalerà nulla. Avevo la possibilità di poter rimanere a Fasano: avevo la fiducia dell’intero ambiente. Ho accettato questa sfida con tutte le sue difficoltà: è una sfida affascinante e sono pronto ad affrontarla. Bisogna lavorare nel rispetto dei ruoli societari, la squadra rispecchierà le caratteristiche umane dell’allenatore. Sono una persona che cerca di costruire un gruppo vincente e che darà la possibilità, a tutti, di esprimersi. Non voglio una rosa molto ampia, massimo di 24 giocatori".

Sezione: Taranto / Data: Sab 18 luglio 2020 alle 11:13
Autore: Christian Cesario / Twitter: @otherside1993
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