L'attesa cresce, l'adrenalina scorre. Il primo dei due matcch destinati a riscrivere la storia del calcio biscegliese è sempre più vicino: lo Stadio "Porta Elisa" a far da contesto, la Lucchese di mister Giancarlo Favarin a porsi a metà strada tra la truppa nerazzurra e il tanto agognato sogno salvezza. L'impresa è complicata, ma la fiducia aumenta ora dopo ora. La preziosa vittoria interna sulla Paganese sembra aver restituito fiducia a un ambiente che mai prima d'ora in questa stagione si era saputo dimostrare così compatto; l'obiettivo impellente da raggiungere ha direzionato tutte le attenzioni sul campo e non è da escludere che sabato la terra toscana possa essere raggiunta da un discreto numero di tifosi pugliesi al seguito. 

Un dettaglio, questo, da non sottovalutare all'interno di uno scenario che tanto nella stagione regolare quanto nel primo turno dei playout ha fin qui spesso strizzato l'occhio ai padroni di casa. Il 2-0 rifilato al Cuneo quasi due settimane orsono, ma non solo: sei dei nove successi complessivamente racimolati in campionato dai rossoneri sono arrivati proprio tra le mura amiche, violate nel nuovo anno solo da Novara Piacenza. Numeri che non possono lasciare tranquilli Markic e compagni, che si giocheranno la permanenza nella terze serie nazionale al cospetto di una compagine che sul campo, senza i 23 punti di penalizzazione legati alla drammatica situazione societaria. avrebbe potuto disputare i playout. L'avversario, dunque, è certamente più attrezzato, ma la paura, a questo punto, non è più consentita. Per limitare i danni e rimandare il discorso alla sfida del "Ventura", servirà una prova gagliarda. 

Sezione: BISCEGLIE / Data: Ven 31 maggio 2019 alle 09:00
Autore: Antonio Bellacicco
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