In esclusiva per TUTTOcalcioPUGLIA, abbiamo intervistato Jacopo Petriccione uno dei protagonisti della promozione in Serie A del Lecce. Il centrocampista giallorosso ha parlato delle emozioni vissute durante tutto il campionato, della gioia immensa per il gol nella partita più importante della stagione e della sua voglia matta di vestire la maglia del Lecce anche nella prossima stagione. Ecco il contenuto dell’intervista:
È entrato nella storia del club. Segnare un gol nella partita della promozione in Serie A, indirizzare subito la gara per allontanare la paura di fallire e l’ansia durata dieci interminabili giorni. Quali sono state le sensazioni e le emozioni vissute? Ha avuto paura?
“Sì, soprattutto dopo Padova, sono stati dieci giorni lunghissimi ed infiniti. Noi e i tifosi non vedevamo l’ora che arrivasse sabato per giocare. Il gol è stato importantissimo perché abbiamo sbloccato subito la partita. Magari con il passare dei minuti ci saremmo innervositi e avremmo avuto un po’ più di ansia. Ci ha aiutati tanto sbloccare la partita nei primi minuti, è stato un gol importante. Della gara non ricordo niente, ho dovuto rivedere le immagini il giorno dopo. È stato incredibile e continua ad esserlo tuttora”.
Quale è stato il momento in cui ha capito che la Serie A non era più un miraggio?
“Alla Serie A diretta, fino a qualche mese fa, non ci pensavo. Forse dopo il trittico di partite in casa, dopo aver conquistato nove punti, abbiamo capito che si poteva fare. Con quelle tre vittorie siamo arrivati nei piani alti della classifica. In quel momento abbiamo detto 'siamo lassù, ora possiamo giocarcela per la promozione diretta'".
Il valore del mister è ormai noto. Lei lo conosceva già dai tempi della Ternana. Che tipo di rapporto ha con lui?
“Con il mister ho un gran rapporto, provo un grande rispetto per lui. Lo devo ringraziare perché mi ha dato fiducia sin dalla prima partita. Se abbiamo compiuto questo capolavoro è merito suo”.
Durante tutto il campionato, a suon di prestazioni, ha conquistato il popolo giallorosso. Tutti vorrebbero ripartire anche da lei la prossima stagione. Possiamo tranquillizzare tutti? Rimarrà a Lecce anche il prossimo anno?
“È quello che vorrei, lo spero tanto. Ho raggiunto il mio sogno con questa maglia quindi vorrei continuare a giocare qui. Fare la Serie A con il Lecce sarebbe il massimo”.
Nell’arco di questo campionato, l'abbiamo vista interpretare tutti i ruoli del centrocampo. Sarebbe disposto a cambiare ruolo ancora una volta? Cosa cambierà in Serie A?
“Si alzerà la qualità ed il livello. Io per questa maglia farei qualsiasi ruolo, mi andrebbe bene tutto. Da luglio mi rimetterò a disposizione del mister e dello staff per il bene di questa squadra”
Il prossimo anno disputerà uno dei campionati più importanti a livello mondiale. Noi siamo convinti che verrà apprezzato anche nella massima serie. Ci pensa alla possibilità di approdare in nazionale?
“Sinceramente in questo momento non ci penso, o meglio, non ci ho ancora pensato. Ora sono concentrato a disputare la Serie A con il Lecce. Al resto, ci penserò dopo”.
Siete un grande gruppo, c’è qualcuno con cui ha legato di più?
“Conoscevo già tanti ragazzi. Sono stato avvantaggiato perché molti li conoscevo dai tempi della Ternana, tante amicizie le avevo già coltivate lì. Sono arrivato a Lecce che conoscevo mezzo gruppo. Quando sono arrivato, però, sia con i vecchi che con i nuovi ho legato subito. Sembra scontato dirlo ma questo è un gruppo fantastico, unico. Non c’è qualcuno in particolare, mi trovo bene con tutti sia quando sto da solo con qualcuno sia quando stiamo tutti insieme. Il gruppo è il bene di questa squadra”.
Conosciamo le promesse fatte da Lucioni, il Direttore Meluso ed il Presidente Sticchi Damiani in caso di promozione. Lei ha pensato a qualcosa?
“Sinceramente no, non ci ho pensato. Non ho fatto alcuna promessa quindi non farò nulla di particolare. Sicuramente, non invidio Lucioni che dovrà farsi 300 km in bici”.
La tifoseria giallorossa è una tifoseria di serie A. Quali emozioni le hanno regalato i tifosi giallorossi durante tutto il campionato? Cosa ha provato sabato scorso in campo ed in città?
“I dati parlano chiaro, il Lecce è la squadra che ha avuto il maggior numero di tifosi. Giocare in casa o in trasferta cambiava poco. Penso alle trasferte di Verona, di Carpi e di Cremona, il tifo è stato uno spettacolo. Ci hanno dato una mano grossissima anche loro ed è bello vedere la gente orgogliosa di noi. Quando andiamo in giro per la città, le persone ti ringraziano e ti abbracciano, questa è la cosa più bella di tutte”.
Ieri, abbiamo visto una sua storia instagram in cui faceva vedere il suo nuovo tatuaggio, una A che porterà sulla sua pelle per tutta la vita.
“Questo è il sogno di una vita, arrivarci così e segnando anche un gol nella giornata della promozione è stata una delle emozioni più grandi che abbia mai provato . È giusto ricordare quella data perché non la cancellerò mai dalla mente”.
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