È un Lecce in salute quello che, nelle ultime tre giornate di campionato, ha raccolto nove punti. Per fare il punto in casa giallorossa, TUTTOcalcioPUGLIA.com ha intervistato in esclusiva il diesse dei salentini Mauro Meluso.
Direttore, partiamo dal momento positivo della squadra: una bella striscia di vittorie.
“Stavo pensando proprio questa mattina a cosa sarebbe successo se non avessimo vinto queste tre partite. È un record, quindi una cosa molto difficile. Senza questi nove punti saremmo in una posizione meno felice, ma questo non deve condizionarci perché oggi la classifica conta poco. Siamo molto contenti anche di come sono arrivati questi successi, con prestazioni eccellenti: paradossalmente la partita più complicata era quella con la SPAL. Siamo soddisfatti, ma non abbassiamo la guardia”.
Che impatto per i nuovi. Sente un po’ suo anche questo tris di successi?
“Assolutamente no, non guardiamo a queste cose. Dietro ai nostri successi ci sono i sacrifici della proprietà, tanti lavoratori che non finiscono sotto i riflettori ma altrettanto importanti. Non è il momento di celebrazioni, andiamo avanti concentrati e con l’umiltà che ci ha sempre contraddistinto”.
Facile parlare di Barak e Saponara, ma anche Donati si è rivelato un colpaccio.
“Non c’è dubbio. Lo avevamo seguito in estate, ci è voluto un po’ più di tempo per sceglierlo. Ma l’importante è che sia arrivato. Ma non dimenticherei anche Deiola, che sta andando oltre ogni più rosea previsione, e anche Paz che si è subito inserito alla grande grazie alla nostra squadra, composta da uomini veri”.
Forse un attaccante domenica avrebbe fatto comodo…
“A noi gli infortuni capitano sempre nello stesso reparto. Ci è successo con i difensori, ora con gli attaccanti… Abbiamo la lista piena, abbiamo colmato le lacune nel mercato di gennaio. Prendere un attaccante giovane all’ultimo giorno di mercato, oggetto di conversazione anche tra me e Liverani nelle ultime ore, non era semplice. Ci abbiamo provato, ma non è stato possibile. Dobbiamo fare di necessità virtù: nelle difficoltà abbiamo sempre tirato fuori qualche motivazione in più e con questo metodo dobbiamo andare avanti. Anche perché non si può più tornare indietro, i discorsi fatti a giochi chiusi sono semplici: io e il presidente le scelte dobbiamo sempre farle a monte”.
Ci spiega la situazione di Imbula?
“Proprio in questi giorni stiamo trattando per la sua rescissione del contratto con noi e con lo Stoke per il prestito. C’è il mercato cinese aperto e credo possa andare lì”.
A gennaio in Turchia si è parlato di un nuovo affondo per Yilmaz.
“Non c’è mai stato un nostro tentativo di riallacciare i rapporti, semplicemente perché in quel momento avevamo altre priorità. Non c’è stata alcuna trattativa”.
Ha rimpianti?
“No. Anche se è giusto guardare al futuro, ma con un occhio al passato: l’importante è non commettere gli errori già fatti. Bisogna sempre aggiornarsi, il nostro lavoro è abbastanza complesso perché abbraccia tante situazioni. Ho la fortuna di lavorare con uno staff di scouting di ottimo livello, con il presidente e l’allenatore ci confrontiamo ogni giorno”.
Dopo Vigorito in arrivo altri rinnovi?
“Si sta parlando con qualche altro agente, ma non abbiamo grande fretta. La città, l’ambiente e una tifoseria – ci tengo a sottolinearlo – così affezionata e tranquilla, che ci ha lasciato lavorare con serenità anche nei momenti difficili, ha ridato appeal a questo club. Il Lecce credo abbia una buona collocazione oggi sotto tanti profili. C’è da dire che la strada è comunque lunga e tortuosa, questo concetto lo ripeto ogni mattina a me stesso”.
Adesso c’è la Roma, contro le big avete fatto benissimo in stagione.
“Ci dispiace molto non andare all’Olimpico con qualche titolare in più. Affrontare una squadra come la Roma, tra le prime in Italia e in Europa, con qualche defezione ti lascia un po’ di rammarico. Speravamo di avere tutti gli effettivi a disposizione, ecco. Ma non ci piangiamo addosso, andremo lì per fare bene”.
Spingiamoci, anche forse un po' troppo, oltre: c’è il timore di perdere Liverani la prossima estate? E il suo futuro?
“Il mio futuro è a Lecce, non c’è dubbio e me lo auguro. Al momento non ci pensiamo, siamo concentratissimi sul camionato. Le persone passano, ciò che rimane è la società: abbiamo lavorato tanto per renderla sana, bisogna ringraziare il presidente Sticchi Damiani. Per quanto riguarda Liverani, invece, sappiamo bene che è attenzionato nel panorama nazionale e internazionale: è un allenatore di grande livello, l’augurio è che resti ancora con noi. Ma rimandiamo tutto a maggio”.
In caso di salvezza?
“Qualcosa ce l’ho, ma la tengo per me (sorride, ndr). Non per scaramanzia, sia chiaro. Sono uno che non usa i social, anche se il parere della gente m’interessa. Ma preferisco la vita privata, ho qualcosa in mente ma non la metterò in vetrina”.
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