Intervistato dai canali ufficiali del Lecce, il calciatore Marco Calderoni fa il punto della situazione tra calcio e Coronavirus: "Io e la mia famiglia stiamo bene, ma siamo abbastanza preoccupati per questa situazione. I dati sono ancora allarmanti, non si sa quando finirà. A mio figlio ho preferito dire la verità. C'è però chi combatte per noi, per far si che tutto torni alla normalità. I familiari? Li contatto in video chiamata, li sento comunque vicini a me". 

Come vanno, ora, le giornate? "Faccio esercizi da palestra, dove non ho gli attrezzi mi aiuta mia moglie. Cerchiamo di organizzarci con quello che abbiamo a disposizione. Cosa mi manca di più? L'allenamento, il lavoro sul campo, i compagni di squadra. Passiamo tanto tempo assieme. Dobbiamo tenere l'umore alto. La famiglia è la mia medicina, il sorriso per andare avanti". 

Spazio anche per il calcio giocato già trascorso: "Ogni giorno si combatte per la vita, il calcio in questi casi può anche passare in secondo piano. Quando torneremo in campo vorrà dire che questo brutto virus sarà stato sconfitto. In campionato, per il resto, sono riuscito a fare tre gol. Ho provato un'emozione incredibile, soprattutto nella gara vinta contro la Spal. Il gol più bello ed indimenticabile resta quello segnato a San Siro contro il Milan". 

Sezione: Lecce / Data: Gio 26 marzo 2020 alle 18:15
Autore: Domenico Brandonisio
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