In riferimento alla vicenda legata a Stefano D'Agostino, il direttore sportivo del Taranto Vincenzo De Santis ha spiegato, ai microfoni di TUTTOcalcioPUGLIA.com, quali sono state le motivazioni che hanno portato il presidente Giove a privarsi delle prestazioni del fantasista genovese.
In un momento particolare della stagione, la decisione presa nei confronti di D'Agostino non può sembrare, agli occhi della tifoseria, un'idea di smantellamento della squadra?
"Assolutamente no, anzi: stiamo cercando già di sostituirlo con altri calciatori. E' una decisione legata al nuovo progetto sportivo del Taranto".
Dopo le polemiche dei giorni scorsi, con la Curva Nord che ha annunciato di disertare gli spalti dello "Iacovone", vuole mandare un messaggio alla tifoseria?
"Se hanno preso una decisione del genere avranno i loro motivi: possiamo solo rispettare quelle che sono le loro scelte com'è ovvio che sia. Il calcio, senza tifo, è un pò depredato, svuotato e brutto ma dobbiamo rispettare le loro prese di posizione com'è giusto che, poi, vengano rispettate le nostre decisioni".
Com'è giunta la decisione di interrompere il rapporto col giocatore?
"E' una questione puramente personale tra il Presidente e D'Agostino: non ci sono stati dei passaggi fatti come si deve, il ragazzo non ha dato ciò che si aspettava. Il Presidente si è sentito tradito proprio per il rapporto carnale che aveva col calciatore e si è giunti a ciò: alla luce degli occhi di tutti ci sono le prestazioni che hanno inficiato, molto, su questa decisione".
Alla vigilia della sfida col Grumentum, lo spogliatoio come ha recepito la notizia legata alla separazione del giocatore che, fino a qualche ora fa, aveva ricoperto la posizione di capitano della squadra?
"Lo spogliatoio, inizialmente, non ha preso bene la scelta: più di qualcuno ha pensato che oggi fosse toccato a D'Agostino e che domani potesse toccare a qualcuno di loro. Abbiamo avuto un confronto col Presidente e con la squadra: un confronto molto costruttivo, siamo usciti tutti con tanta tranquillità in più. E' chiaro che, adesso, ognuno è chiamato a fare il proprio lavoro al massimo: come veniva chiamato D'Agostino, sono chiamati un pò tutti a fare il proprio dovere in campo".
Bisogna aspettarsi qualche altro ribaltone nei confronti di altri "big" della rosa?
"Al momento no, credo che questa rosa andrà avanti fino alla fine della stagione: bisognerà dare il massimo partita dopo partita, indipendentemente dalla vittoria sul campo di una o più partite. Ci deve essere sempre il massimo impegno: chi deve indossare questa maglia, lo deve fare con uno spirito di sacrificio massimo e deve uscire dal terreno di gioco con la maglia sudata".
Ad una settimana dalla chiusura del mercato professionistico, ci si può aspettare il ritorno del Taranto sul calciomercato, in virtù anche di quanto accaduto?
"Sicuramente arriveranno, in settimana, altri due under: ci stiamo lavorando. In attacco, cercheremo di portare in riva allo Ionio uno o due attaccanti per costruire la base in vista del prossimo anno e cominciare, poi, con la famosa programmazione, invece di perdere ulteriore tempo".
Programmazione anche nello staff tecnico: mister Panarelli siederà in panchina nella prossima stagione?
"Questo lo dirà il campo...".
Autore: Christian Cesario / Twitter: @otherside1993
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