Suscitano scalpore le dichiarazioni del direttore sportivo del Taranto Vincenzo De Santis. Il ds rossoblù, ieri in conferenza stampa, avrebbe parlato a proposito del Foggia - domenica scorsa vittorioso all'Erasmo Iacovone per 1-0 - sollevando diverse polemiche: "All'andata non c'ero, mi hanno raccontato di tutto (a fine partita ci fu una lite tra Giove e Felleca, ndr). Molte altre società sono andate a Foggia e hanno avuto un trattamento brutto, qualche ex tesserato ha detto cose inaudite sul loro lavoro".

E a proposito di Federico Gentile, che nel post-partita dello Iacovone si è augurato che il Taranto abbia la stessa voglia di vincere - tra undici giorni - anche contro il Bitonto: "Non mi spaventa che Gentile, il capitano, venga qui a fare lo sborone. Foggia è una piazza importante che non merita di avere gente così, i lavoratori hanno avuto da ridire perché non si sentono rappresentati da questo tipo di soggetti, il calcio è un'altra cosa. Poi se loro sono abituati per vendere l'anima al diavolo per raggiungere il risultato, possono pure vincere il campionato. Loro tutto possono essere, tranne che definiti persone perbene. Poi facesse quello che vuole, minacciasse tutti e alzasse le mani a tutti. Il merito della partita bruttissima va dato anche al Foggia, Gentile pensasse a casa sua e a fare il rugby e la boxe".

Ma a gettare benzina sul fuoco è la frase finale di De Santis: "A questo punto, da bitontino, mi auguro che il Bitonto vinca il campionato". Una frase, suggellata da un "anche noi" in sala, che non è passata inosservata a Foggia.

Sezione: Taranto / Data: Mer 12 febbraio 2020 alle 18:30
Autore: Francesco Ippolito / Twitter: @fraccio
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