I mondiali che scorrono sotto i nostri occhi, senza l'Italia tra le 32 partecipanti, impongono delle riflessioni più generali. Che non siano limitate soltanto alla Serie A, ma che partano dai campi di Serie D e dal mondo giovanile.

La nostra redazione ha contattato un esperto di calcio giovanile e soprattutto di calcio di 'casa nostra': Fabio Sperduti, gestore del Liceo Sportivo presso l'ex Di Cagno Abbrescia a Bari ma soprattutto 'padre calcistico' di diversi giovani calciatori pugliesi, su tutti Pietro Canci di proprietà del Sassuolo.

Che stagione prevede quest’anno nel girone H della Serie D, che lei conosce molto bene e ha visto da vicino grazie ai ragazzi che segue e che sono cresciuti con lei?  
"Se la Cavese dovesse esser ripescata- come si legge in questi giorni- penso che Taranto e Cerignola possano provare  a vincere il campionato facendo delle campagne acquisti importanti e dispendiose ma molto dipenderà secondo me dalla giusta scelta degli under da utilizzare obbligatoriamente durante le partite".


Parliamo proprio di under, secondo lei sotto questo aspetto come ci si dovrebbe muovere sul mercato ?
"Si dovrebbe puntare molto di più sui ragazzi di proprietà per farli crescere e non solo per occupare la casella degli under. Mi spiego meglio: troppo spesso le società si rivolgono a club di Serie B o Serie C per ottenere dei prestiti, che poi vengono puntualmente rispediti al mittente a fine stagione. Questo modus operandi dal mio punto di vista non permette a nessuna società di crescere, né dal punto di vista dei settori giovanili che dal punto di vista economico. I giovani rappresentano un patrimonio della società. Non penso che la regola degli under sia stata inserita dalla Lega Nazionale Dilettanti per favorire questo mercato, anzi al Nord mi risulta che le società più strutturate si stiano muovendo diversamente. L’anno scorso la Milano City ha preso un ragazzo di Taranto (ex Bari), Montelenone, classe 2001, che pur essendo promettente non è stato acquistato dal Bari a causa dell'assenza del posto in convitto. Questa squadra di Milano, invece, lo ha tenuto 6 mesi al Nord a spese proprie e quest’anno lo ha confermato in rosa della prima squadra".

"Con questo - prosegue - voglio soltanto dire che se un domani questo ragazzo dovesse esplodere, per la società ci sarebbe un'interessante plusvalenza. Ciò che serve? Che gli allenatori non abbiano paura di schierare i giovani. Troppo spesso si preferiscono  i 'nomi' al ragazzo. Purtroppo certi calciatori a fine carriera, non posso dare più niente se non dei curriculum che non fanno certo vincere le partite".

Invece, quale sarà il futuro dei ragazzi che segue? 
"Per il momento ho solo un accordo con il presidente Canonico del Bisceglie per Dellino, classe 1997 ex Fidelis Andria e Audace Cerignola, che partirà in ritiro con la squadra a metà luglio. Portoghese, invece, lascerà Taranto e si sta valutando con il Bari che detiene una prelazione sino al 12 Luglio il da farsi. Giuseppe Cianci è nel mirino del Cerignola, che vorrebbe tenerlo ma è stimato anche da Fernandez (ex Ds dei gialloblù) che vorrebbe portarlo con sé alla Milano City (3° squadra di Milano, Serie D) ma il mercato è lungo e tante cose possono succedere. Sicuramente non occuperanno soltanto delle caselle under, ma saranno parte integrante dei progetti tecnici che sceglieremo".  

Sezione: AUGURI / Data: Sab 23 giugno 2018 alle 14:57 / Fonte: A cura di Dennis Magrì
Autore: Davide Abrescia
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