Prosegue in maniera spedita la crescita del mondo degli eSports, ovvero le competizioni che si svolgono attraverso l'utilizzo di videogiochi. Per quanto riguarda il calcio virtuale, FIFA 18, si sta affermando sempre di più il talento pugliese Fabio Denuzzo. Il tarantino, proprio la settimana scorsa, ha partecipato per la terza volta al play-off per ottenere un posto per il Grand Final di Londra, riuscendo a centrare il suo obiettivo grazie al raggiungimento degli ottavi di finale (round che consente l'accesso al Mondiale). Nel torneo che si svolgerà dal 2 al 4 agosto, sarà l'unico giocatore a rappresentare l'Italia e continuerà a portare Taranto in giro per il mondo. La città dei due mari ha dunque un nuovo atleta da sostenere in competizioni internazionali. 
Il fenomeno del videogame calcistico, Fabio Denuzzo, è intervenuto ai nostri microfoni per raccontare la sua impresa.

Come stai vivendo questi momenti post-qualificazione: sei già al lavoro per il Mondiale o hai preso dei giorni di pausa?
"Questo è il periodo in cui mi sto dedicando principalmente ad analizzare lo stile di gioco dei miei avversari, voglio arrivare preparato al Mondiale".

Nel calcio c'è molta scaramanzia e spesso si effettuano sempre le stesse mosse prima di ogni gara. Su FIFA come funziona? Hai un rituale prima delle tue partite?
"Non ho nessun rituale, però penso che dalla prossima volta potrei giocare con il cappuccio visto che ad Amsterdam mi ha portato bene".

Quali sono state le sensazioni dopo le due sconfitte iniziali?
"Ho pensato che era tutto possibile e non era cambiato nulla: servivano sempre e comunque quattro vittorie per qualificarsi ed era ancora tutto aperto". 

Parliamo del round successivo, sei stato sorteggiato con l'inglese Hastag Ryan, un altro giocatore di alto livello che cercava la vittoria per l'accesso al Mondiale. Dove pensi di aver vinto e quali emozioni hai provato dopo il gol siglato allo scadere dei supplementari, che ti ha qualificato al Grand Final di Londra?
"La gara con Ryan l'ho vinta all'andata, quando in dieci sono riuscito a recuperare lo svantaggio, non era assolutamente facile. Ho parato anche un rigore e da lì in poi è partita la mia rimonta. Dopo il gol di Kantè all'ultimo minuto ho mantenuto la concentrazione alta per non subire più reti, ho aspettato la fine della partita per esultare. Al fischio finale ho vissuto emozioni indescrivibili, sono stato ricompensato dopo i tanti gol subiti all'ultimo minuto".

La tua capacità più grande, viste le tante rimonte alla quale ci hai abituati, è probabilmente quella di non mollare mai. Sei d'accordo?
"Sì, diciamo che se vogliono battermi devono sudarsela fino alla fine".

E' più il rammarico per la rimonta non riuscita agli ottavi o la gioia per il passaggio dei sedicesimi?
"Il torneo che conta è quello di Londra, quindi ho vissuto i trentaduesimi come una finale. E' come se, una volta raggiunta la qualificazione, sia iniziato un torneo a parte. C'è il rammarico perché potevo giocare meglio contro Alekzandur ma va bene così".

Come ti senti ad essere l'unico giocatore che rappresenterà l'Italia al Mondiale?
"Cercherò di fare del mio meglio, è un onore per me. Speriamo di essere di più l'anno prossimo, per questa volta è tutto nelle mie mani e per questo ho delle motivazioni in più. E' bello esserci, su Xbox siamo solo sedici in tutto il mondo, darò sicuramente il massimo".

Sezione: AUGURI / Data: Mar 05 giugno 2018 alle 20:30
Autore: Manuel Panza / Twitter: @manuel_panza
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