Il premio del miglior d.s. della C nella scorsa stagione, vissuta da protagonista a Monopoli; un presente che parla cesenate all'interno di un contesto, quello della Serie D, che accomuna la società bianconera a quella del Bari del nuovo corso De Laurentiis. Alfio Pelliccioni, intervistato dalla Gazzetta dello Sport, compie un'analisi ad ampio raggio, concentrando la sua attenzione sulla rosa della squadra biancorossa: "Il Bari rispetto al Cesena ha qualcosa in più. Conosco bene Floriano, dalla D lo portai nel mio Mantova, dove in C2 segnò 19 gol, permettendoci di vincere il campionato. Fra i giocatori che gli toglierei, oltre a Floriano, c'è anche Simeri, che mi piace da pazzi. Ho tentato di portarlo a Monopoli. Questo fa la differenza in C, figuriamoci in D". 

Poi un parere sul campionato di Serie D e sul fallimento della società di Giancaspro: "Bisogna sempre ricordarsi di giocare in D. Guai ad esaltarsi, si rischia di rimanere scottati. Ci vuole umiltà, è la dote indispensabile per vincere. Non mi aspettavo che il Bari finisse così. Ho avuto ottimi rapporti con Sogliano, pensavo ce la facessero ad evitare il crollo. Peccato, soprattutto, per i tifosi; sono gli unici a non avere colpe quando una società fallisce. A Bari, come a Cesena, non meritavano un'onta del genere".

In conclusione, un ricordo della sua esperienza in biancoverde: "Voglio ringraziare la proprietà del Monopoli. La mia prima esperienza al sud, ma è stato un anno fantastico. Mi hanno chiesto la salvezza, abbiamo centrato i playoff tra non pochi rimpianti per una stagione che poteva regalare anche qualcosa in più". 

Sezione: Bari / Data: Ven 21 settembre 2018 alle 12:00
Autore: Antonio Bellacicco
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