La vigilia di Brescia-Bari - I biancorossi per la vetta provvisoria, i lombardi per rialzare la testa

Una vittoria per guardare tutti dall'alto. Il Bari di Fabio Grosso vuole tornare a gioire lontano dal San Nicola. Questa volta, la motivazione è di quelle che mettono i brividi: ottenendo i tre punti sull'ostico campo di Brescia, i biancorossi salirebbero a 19 punti e si ritroverebbero, così, momentaneamente in testa alla classifica, in attesa dei risultati delle altre concorrenti dirette, impegnate nella serata di martedì. Riuscire a sfatare il tabù trasferte (la maledizione è stata solo parzialmente spezzata in occasione del pareggio di Vercelli) diventa a questo punto ancora più importante. Dare continuità alla scintillante vittoria di venerdì contro il Cittadella, proseguendo la striscia di tre risultati utili consecutivi, costituirebbe un notevole passo in avanti in termini di mentalità. 

Avversario è, però, un Brescia piuttosto arrabbiato. I lombardi sono reduci dalla pesante sconfitta nel sentitissimo derby contro la Cremonese e hanno bisogno di dare una netta sterzata a questa stagione fino ad ora avara di grandi soddisfazioni. La penultima posizione in classifica, condivisa con Ascoli e Pro Vercelli, e i 10 punti collezionati fino a questo momento rappresentano un bottino piuttosto scarno. Il cambio di guida tecnica -Marino è subentrato a Boscaglia dopo la sonora sconfitta di Chiavari contro l'Entella- non ha sino ad ora dato i frutti sperati: due le sconfitte rimediate dai biancoblu da quando in panchina siede l'ex tecnico di Frosinone e Vicenza (contro il Novara e la stessa Cremonese). 

Le due compagini si sono affrontate al Rigamonti in ben 40 circostanze: 13 le vittorie dei padroni di casa, 20 i pareggi, appena 7 le affermazioni biancorosse. Arbitrerà l'incontro il signor Pinzani della sezione di Empoli. L'ultimo incrocio fra i galletti e il direttore di gara toscano risale allo scorso 24 febbraio; al Vigorito si giocava Benevento-Bari. Floro Flores e compagni si imposero con un pirotecnico 4-3, rilanciando le ambizioni dell'allora mister Colantuono. Quella campana rimane tuttora l'ultima gioia barese lontano dalle mura amiche. Solo una semplice e simpatica coincidenza?