Quattordici punti, quasi due mesi senza segnare, un cambio di allenatore e tanti alti e bassi. Il tutto nonostante un avvio incoraggiante almeno sul piano delle prestazioni: è questo il primo resoconto del girone d’andata del Brindisi che, dopo trentatré anni di astinenza, è tornato a competere nel campionato di Serie C. La formazione biancazzurra, al giro di boa, ha chiuso al penultimo posto con il peggior attacco (15 gol fatti) e la seconda peggior difesa (35 gol subiti) del raggruppamento C. Numeri preoccupanti che necessitano un netto cambio di passo nel 2024 per non retrocedere e, inoltre, per provare a raggiungere la salvezza senza passare dai play-out. La missione non sembra tra le più proibitive, ma il Brindisi ha bisogno di continuità e di serenità per scendere in campo più libero e racimolare punti specialmente tra le mura amiche dove quest’anno, dopo il rientro tecnico nel Fanuzzi, non ha ancora vinto. Il compito di Giorgio Roselli, subentrato q Ciro Danucci dopo il k.o. nel derby contro la Virtus Francavilla, è restituire al gruppo certezze e tranquillità: i primi progressi si erano visti con Sorrento e Picerno, match in cui i biancazzurri avevano conquistato quattro punti giocando su buoni livelli, ma il primo tempo da horror contro la Turris ha rigettato ombre sul prossimo futuro. In questa prima parte di stagione, spiccano le vittorie e le ottime prestazioni offerte contro Latina (1-3), Juve Stabia (1-1) e proprio Picerno (1-1), segnali di come la squadra riesca - nonostante le difficoltà - a dimostrare le proprie qualità anche contro avversarie sulla carta decisamente superiori. Anche nella sconfitta inaugurale contro il Potenza (2-1) e in quella contro il più blasonato Benevento (0-1), il Brindisi ha fornito spunti interessanti, frutto di grande carattere e voglia. A livello individuale, su tutti, è ottimo il rendimento di Valenti (tuttofare in grado di ricoprire più ruoli nonostante la sua giovane età) e di Bunino, capocannoniere dei suoi con cinque gol. Di contro, però, il mese di novembre ha rappresentato il picco negativo. Le otto sconfitte consecutive (di cui sette senza segnare) hanno fatto sprofondare la squadra al penultimo posto, costringendo il club a decidere per l’esonero di Danucci. Nel frattempo, inoltre, è arrivata anche la rescissione consensuale con il direttore generale Pierluigi Valentini per differenze di vedute con la proprietà nella gestione del club. Le sconfitte casalinghe con Casertana (1-4) e Avellino (0-4) e quella esterna contro il Giugliano (3-0), probabilmente, sono le note peggiori, i punti più bassi che hanno poi generato la contestazione del proprio pubblico. Nel mirino sono finiti società e calciatori, protagonisti in negativo - secondo la tifoseria - delle pesanti debacle. Mai sbocciato il feeling con Galano (un cartellino rosso contro la Juve Stabia e un rigore sbagliato contro il Crotone), Petrucci, Golfo e De Feo (questi ultimi due utilizzati poco e nulla prima da Danucci e da Roselli), tra i più criticati della rosa perché, forse, quelli da cui ci si aspettava di più. Con il mercato alle porte ed evidenti problemi da risolvere, il Brindisi si appresta a salutare il 2023 ed entrare nel 2024 con l’obiettivo di ritrovarsi nella lunga e difficile rincorsa verso la salvezza.

Sezione: Brindisi / Data: Lun 25 dicembre 2023 alle 08:00
Autore: Antonio Solazzo
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