Se questo non è un ritorno agli anni d'oro (chiedetelo ai tifosi di Melfi e Manfredonia...), poco ci manca. Dino Bitetto esulta ancora da allenatore e grazie alla sua profonda competenza calcistica è pronto a traghettare il Cerignola verso uno storico approdo in Serie C. 

Tale categoria manca agli ofantini dalla seconda metà degli anni trenta: da allora di acqua sotto i ponti ne è passata davvero tanta. Ripagati gli sforzi (e la pazienza) della famiglia Grieco, negli ultimi anni autrice di una commovente scalata verso l'alto partendo dai campionati regionali. Il professionismo è un sogno, ma non nasce per caso: è frutto di programmazione. Esattamente come lo fu nella passata stagione per la Cavese, che proprio il tecnico barese condusse alla vittoria dei playoff e sempre contro il Taranto. Corsi e ricorsi storici, dopo quelli da calciatore ai tempi della Serie B. E che purtroppo coincisero anche col grave infortunio che stroncò precocemente una promettente carriera da calciatore. 

Sembrava vicino il baratro, nel girone d'andata, dopo il sonoro poker rimediato al 'Curcio' contro il Picerno, allora semplice rivelazione del girone H e solo dopo vincitrice del campionato con merito. Bravi l'ambiente e lo stesso club ofantino a stringersi intorno al tecnico barese. Perché la pazienza, si sa, paga sempre. Commoventi gli abbracci della nutrita folla di tifosi gialloblù nei suoi confronti. Una Persona (il maiuscolo è voluto) sempre pacata, corretta e determinata. Le qualità umane non sono inferiori a quelle professionali. 

Sezione: Cerignola / Data: Lun 20 maggio 2019 alle 10:30
Autore: Domenico Brandonisio
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