Risveglio dolcissimo per i tifosi del Lecce in una settimana agognata e sognata per tanto tempo. Per capire se sarà, o meno, l'anno giusto, come si scrive da giorni (e da ore, ancor di più) sui social e sui vari forum, è presto. Gli ultimi anni hanno segnato con prepotenza l'animo del tifo giallorosso: il Trapani nel 2012-2013 e le recenti delusioni hanno insegnato, tanto. Non serve esaltarsi, fare proclami, credere di essere più forti di tutti. Non serve all'ambiente, affinché un passo falso non diventi un dramma psicologico difficile da interiorizzare e non serve tantomeno al gruppo, che sta riacquesendo entusiasmo e convinzione nei propri mezzi. A Matera la squadra è stata chiamata sotto il settore ospiti, per la prima volta in stagione. Segnali.

Segnali anche provenienti dalla Sicilia: la Sicula ha messo a nudo la verità, più o meno già evidenziata dagli addetti ai lavori, sul Catania. Non è una squadra imbattibile, anzi. Ha veleggiato a vista con varie individualità, ma questo Lecce, ad oggi (e solo ad oggi) ha qualcosa in più. I segnali dalla Lucania sono altrettanti importanti: il Matera veniva da 4 vittorie consecutive. Ha giocato con determinazione, alla pari, senza indietreggiare mai. In un altro momento storico il Lecce avrebbe perso, o comunque non vinto: oggi decide Mancosu, dalla distanza. E il Lecce vola, anche con un pizzico di determinazione e fortuna, che non guasta mai. Da big. Per parlare di anno giusto c'è tempo. Ma questo ottobre è stato già dolcissimo. Segnali?

Sezione: Focus / Data: Lun 23 ottobre 2017 alle 16:40
Autore: Giuseppe Andriani / Twitter: @peppeandriani
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