La prima battaglia è stata persa, il primo tempo è stato lasciato tra le mani degli avversari, ma la guerra, quella che comprende la seconda frazione e che andrà avanti per almeno altri 90 minuti, è ancora tutta da combattere. Barcolla ma non molla il Bisceglie di mister Vanoli, che torna a casa dalla Toscana con una ferita abbondantemente rimarginabile.

La sconfitta maturata al “Porta Elisa” di Lucca nell’andata del secondo turno playout di Serie C somiglia parecchio a quella rimediata poco più di un paio di settimane fa al “Marcello Torre” di Pagani nel primo spareggio salvezza interno al Girone C. Allora era stata la Paganese, adesso è toccato alla Lucchese; allora era stato un non meritato 2-1 per i padroni di casa, adesso è un altrettanto severo 1-0 per i rossoneri. Punteggi differenti, stesso scarto di gol; avversarie diverse, sensazioni simili: la prestazione sfoderata sabato sera in terra toscana ha dato perfetta dimostrazione di quanto i nerazzurri, in questo momento finale di stagione, siano in grado di giocarsela alla pari praticamente con chiunque.

La fase difensiva, al netto della rocambolesca rete concessa a Sorrentino a inizio ripresa, ha tenuto piuttosto bene, quella offensiva, in particolar modo nella prima frazione, ha saputo creare più di un pericolo dalle parti di Falcone. Il tutto al cospetto di una compagine che, senza l’ingente penalizzazione arrivata nel corso della stagione, avrebbe potuto disputare i playoff. Un segnale importante in vista dell’immediato futuro; un punto da cui ripartire sulla strada della decisiva permanenza nella terza serie nazionale.

Sezione: BISCEGLIE / Data: Lun 03 giugno 2019 alle 18:45
Autore: Antonio Bellacicco
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