Gabriel Vasconcelos Ferreira, conosciuto a tutti come Gabriel, nasce a Unai, (città situata a sud-est del Brasile a nord di San Paolo) il 27 settembre 1992. Il ragazzo compirà 27 anni a fine settembre, che per un portiere significa avere ancora una lunga carriera davanti.

Cresce calcisticamente nelle fila del Cruzeiro, società di Belo Horizonte, blasonata compagine brasiliana dal ricchissimo palmares internazionale, che ha visto nelle sue fila gente del calibro di Tostão (campione mondiale ’70 col Brasile di Pelè), Ronaldo (Barcellona e Inter), Dida (portierone del Milan), Serginho (terzino Milan). Inizia a farsi notare nel 2011, anno in cui vince il campionato brasiliano, ma soprattutto dopo la vittoria del mondiale U20 del 2011, sempre titolare, in una squadra che fornisce al mondo calciatori del calibro di Juan Jesus, Alex Sandro, Dudu, Casemiro, Coutinho, Allan, tutta gente che ha dimostrato di saperci fare.

Nel 2012, la società rossonera lo acquista e lo porta in Italia, come talentuoso portiere di prospettiva. In Italia gioca nel Milan, nel Carpi, nel Napoli, nel Cagliari e nell’Empoli, nonostante le sue esperienze con le squadre nazionali (anche una presenza in nazionale maggiore), in A, in Europa League e le due vittorie in serie B (dove si è fatto notare tra i migliori portieri del campionato), non è ancora esploso definitivamente. Pochi giorni fa è stato prelevato dal Lecce, che si appresta a uno dei campionati più ricco di attese della sua storia calcistica.

Le scelte societarie si orientano verso gente affamata di calcio e pronta a dare sempre più del 100%, quando chiamata in causa. Un gruppo solido, un ambiente ideale per un calciatore. E soprattutto un duopolio Vigorito-Gabriel che può solo accrescere entrambi. La speranza è che nell’anno in cui il Lecce si riaffaccia nel massimo campionato, Gabriel possa trovare la sua definitiva consacrazione, l’età è quella perfetta per un portiere, la squadra, pure.

 

Sezione: Lecce / Data: Dom 07 luglio 2019 alle 10:30
Autore: Giuseppe Rizzo
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