Un bel Lecce è uscito da Marassi con un solo punto che, visto il match disputato, sta anche stretto. Di fronte ad una Sampdoria che ha palesato molte delle sue lacune mostrate a inizio stagione, gli uomini di mister Liverani hanno finalmente dato vita ad una prestazione di alto livello sia in fase di possesso che in fase difensiva, macchiando la partita con una disattenzione fatale che è costata due punti. Il trittico di partite nell’arco di una settimana ha costretto Liverani a variare alcuni elementi nell’undici titolare, rispolverando Dell’Orco e Shakhov e riproponendo dal primo minuto l’impiego di Lapadula. Proprio da questi ultimi due uomini, su cui è opportuno fare delle considerazioni complessive, è nata l’azione del gol che ha portato i giallorossi in vantaggio. Il centrocampista ucraino, schierato al posto di Mancosu sulla trequarti, ha dimostrato un bagaglio tecnico notevole. Pur avendo alcune discontinuità nell’arco dei 68 minuti giocati, Shakhov ha impreziosito la sua partita con giocate di qualità, di cui l’azione del gol è l’apice, che hanno consentito al Lecce di aprire il campo e creare i presupposti per colpire i blucerchiati. Rispetto alle caratteristiche eclettiche del capitano Mancosu, l’ucraino appare un profilo di calciatore più bravo nella fase di proposizione e di presenza nell’area di rigore e molto meno centrocampista. Non ci si può dunque attendere prestazioni di quantità e presenza nel match per 90 minuti, ma sicuramente potrà rivelarsi un’arma in più per il prosieguo del campionato, soprattutto se utilizzato insieme al trequartista sardo. Menzione speciale anche per Lapadula che, oltre al gol fatto, ha condotto diversi ribaltamenti di fronte, difendendo il pallone e guadagnando falli che hanno permesso al Lecce di conquistare terreno (chiuderà la partita con 6 falli subiti, tutti nella propria metà campo). Così come nella vittoria di Torino, la sensazione è che l’attaccante italo-peruviano sia la punta perfetta per le caratteristiche del Lecce da trasferta.

Rispetto alle precedenti partite di inizio anno, la qualità del gioco del Lecce è molto cresciuta. In questo senso la squadra ha potuto contare su un pressing blando della Sampdoria, che ha permesso di far trovare ai giallorossi tanta qualità nei passaggi (il dato sull’83% dei passaggi completati rimane finora la miglior percentuale stagionale), alimentata anche dalla fiducia del gol all’avvio e dalle trame quasi sempre ben riuscite. Al netto di alcuni episodi arbitrarli discutibili, la partita ha subito uno scossone con l’espulsione di Tachtsidis. La Sampdoria ha alzato il baricentro per tentare un forcing nei 10 minuti finali, riuscendo a trovare il pareggio nei minuti di recupero. Dal gol subito, il primo su calcio piazzato (ad eccezione dei rigori), nasce la vera nota dolente della partita dei giallorossi: nonostante Rossettini chiami con la mano la marcatura a uomo su Ramirez, nessuno è andato a coprire il trequartista uruguaiano che facilmente ha superato Gabriel.

Il Lecce avrebbe sicuramente meritato un risultato più favorevole, ma ha pagato caro alcune ingenuità, come quella di Tachtisidis, e disattenzioni, come quella sul gol subito a fine partita. La condizione fisica sembra essere tornata su buoni livelli e la capacità di esprimere il proprio gioco anche in trasferta è il dato più confortante, soprattutto se confrontato con la prestazione della Sampdoria, ormai da considerare una diretta concorrente. Rispetto agli uomini di Ranieri, il Lecce ha mostrato di sapere esattamente cosa fare e di affidarsi molto meno ad un calcio episodico. I rammarichi dopo Marassi sono tanti, ma questa partita va parzialmente a compensare le precedenti contro Milan e Juve, in cui il Lecce ha potuto contare su una discreta dose di fortuna per portare a casa il risultato. L’unico dato certo e non casuale è che se gli uomini di Liverani riusciranno ad esprimere questo livello di gioco, non tarderanno ad arrivare i risultati: i tifosi giallorossi sperano già a partire da domenica contro il Sassuolo.

Sezione: Lecce / Data: Ven 01 novembre 2019 alle 20:30 / Fonte: Vincenzo Lao
Autore: Stefano Sozzo / Twitter: @stesozzo
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