Andrea Saraniti, dopo un inizio da urlo, vive un periodo di flessione, se così vogliamo definirlo. Ai microfoni di PianetaLecce.it, ha tracciato un bilancio di questo suo inizio di avventura in giallorosso:"Mi sono subito ambientato bene a Lecce, qui i tifosi sono molto caldi. È motivo di orgoglio vestire questa maglia, è una cosa importante per la mia carriera. L’investimento che ha fatto il Lecce per me non mi pesa, significa che sono un giocatore importante. Il titolo di capocannoniere? Ci tengo, ora gioco in una squadra dove ho il doppio delle occasioni che avevo alla Virtus, quindi posso sperare di raggiungere questo obiettivo. Il goal all’esordio? È stata un’emozione infinita, ero incredulo. Non immaginavo che il mister mi avrebbe dato l’opportunità di giocare sin da subito. Il Lecce è una corazzata, lo notavo anche dall’esterno, ha un gruppo molto compatto.

A chi mi ispiro? Giorgio Corona, a livello lavorativo ed umano è una persona eccezionale. La partita con la Juve Stabia? È stata una partita storta, l’impegno non è mancato, l’abbiamo già accantonata. Ora pensiamo alla partita contro l’Akragas, dobbiamo prendere i 3 punti che sono fondamentali. Noi siamo il Lecce e dobbiamo fare risultato in qualsiasi modo. Non abbiamo vissuto la serie di risultati utili positivi come un peso, per me è stato un motivo di orgoglio. Il tifo di Lecce? È di un’altra categoria, è adatto alla Serie A. Il Via del Mare dà sensazioni che non si possono descrivere".

Sezione: Lecce / Data: Ven 02 marzo 2018 alle 10:00
Autore: Redazione TuttoCalcioPuglia.com / Twitter: @redazionetcp
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