Taranto, Panarelli: "Il Savoia venderà cara la pelle. Il pareggio? Dobbiamo tornare a casa con un risultato positivo"

Si è svolta questa mattina, presso la Sala Stampa dello stadio “Erasmo Iacovone”, la conferenza pre-partita dell’allenatore del Taranto Luigi Panarelli, in vista della sesta giornata di Serie D girone H, in programma domani alle ore 15:00 contro il Savoia di Luigi Squillante. Il tecnico dei rossoblù ha, quindi, presentato la sfida che gli ionici affronteranno allo stadio “Giraud” di Torre Annunziata.

L’AVVERSARIO: IL SAVOIA - “Ho visto le ultime due partite del Savoia: quella disputata in casa col Sorrento e la trasferta, di domenica scorsa, contro il Bitonto. Tra le mura amiche vogliono imporre il loro gioco, fuori casa cercano di abbassarsi e ripartire in velocità. Ci aspettiamo una gara difficilissima sotto tutti il punto di vista agonistico, tattico e tecnico. Non so se giocheranno col 4-3-3 che è il loro consueto schema tattico ma ci siamo preparati in più modi alle fasi di possesso e non possesso: guardiamo l’avversario con pieno rispetto ma dobbiamo pensare prima di tutto a noi stessi. Sono una squadra molto tecnica, con delle individualità importanti: non c’è il solo Alvino che potrebbe creare qualche pericolo ma ci sono anche under molto interessanti, come l’esterno Rekik, classe 1998. Sappiamo che affronteremo una squadra agonisticamente valida, pronta a combattere su ogni pallone: fanno dell’agonismo la loro arma. Ho piena fiducia nella mia squadra e nei miei elementi: all’avversario ci pensiamo, senza temere nessuno, ma non possiamo stravolgere le nostre idee. Sono certo che venderanno cara la pelle”.

LA PREPARAZIONE SETTIMANALE – “La settimana è sempre, indipendentemente dal risultato, preparata alla stessa maniera, cambiando alcune strategie in base all’avversario: arriviamo a questa gara con maggior autostima e consapevolezza della forza del gruppo. Quando c’è un risultato positivo si lavora con armonia: sono molto esigente con me stesso ed anche con i ragazzi, non risparmio nulla a nessuno. Prepariamo questa sfida da martedì: è un avversario di tutto rispetto. Incontreremo, secondo me, la migliore squadra ad oggi tra quelle già affrontate: amano il collettivo ed è una squadra allestita per la manovra corale e non è basata solo sulle individualità, sono molto più completi degli avversari già incontrati.

RISULTATO – “Se firmerei per il pareggio? Dobbiamo uscire da Torre Annunziata con un risultato positivo: andiamo lì per vincere. Cercheremo con tutte le nostre forze e le nostre strategie di poter agguantare il bottino pieno: è chiaro che se non puoi vincere la partita, non devi nemmeno perderla”.

CRISTIANO ANCORA – “E’ uno dei giocatori che potrei sfruttare, potrebbe essere un’arma in più da sfruttare per arrivare domani alla vittoria. Ribadisco, comunque, che tutti i giocatori sono importanti per me: l’abbraccio prima delle nostre gare è un gesto che ho voluto fortemente come segno di unione tra tutti i calciatori, a prescindere dalla loro presenza o meno in campo”.

MODULO TATTICO – “La mia rosa è composta da giocatori che possono adattarsi in diversi schemi di gioco. La posizione di D’Agostino nei tre trequartisti? Secondo il mio parere, rende meno sulle corsie esterne: lui è un attaccante puro, non mi piace quando si abbassa troppo per prendere il pallone. Per le sue qualità e per il nostro gioco, può rendere molto di più se è lontano dalle corsie esterne: riuscirebbe ad essere molto più determinante”.

FATTORE AMBIENTALE – “Siamo consapevoli che troveremo un ambiente infuocato. Queste sono delle partite belle da giocare e da vivere. L’arbitraggio? Ho sempre fiducia nella terna arbitrale e non mi pongo questi problemi”.

PANARELLI VEDE PANARELLI – “Superato lo scetticismo iniziale? Dobbiamo ancora migliorare sotto tutti i punti di vista, penso poco a me: non mi sono depresso quando c’è stato uno scetticismo iniziale ed ho sempre ribadito che attraverso il lavoro, la dedizione e l’amore verso questi colori sarei stato in grado di far ricredere qualcuno. Sono concentrato, però, sul lavoro da svolgere: rimango equilibrato, penso partita dopo partita e cerco di non farmi influenzare dai fattori ambientali esterni”.