Il Presidente del Lecce Sticchi Damiani ha rilasciato delle dichiarazioni ai microfoni del Corriere dello Sport. Di seguito, l'intervista:
Non c'è mai pace per il calcio italiano. Recentemente è emerso il cosiddetto "caso curve", che ha portato all'arresto di circa 20 capi ultrà di Inter e Milan. Si parla di reati molto gravi, come estorsioni, risse e metodi mafiosi. Qual è la sua opinione su questo nuovo, preoccupante caso?
«Non conosco i dettagli della vicenda, ma la lettura dei giornali delinea un quadro decisamente inquietante».
Il procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo, Melillo, ha parlato di una "deriva criminale nel calcio", sottolineando che "non si può far finta di nulla".
«Condivido appieno. Senza entrare nello specifico di alcun caso, penso che anche le società di calcio debbano dotarsi di procedure interne e misure di protezione adeguate, per evitare qualsiasi forma di condizionamento esterno. Il codice antimafia è molto severo in questo senso, e le società di calcio sono soggette alle stesse misure previste per qualsiasi altra azienda. Questo è un tema su cui sono particolarmente sensibile, probabilmente anche per la mia esperienza professionale come avvocato amministrativista».
Qual è la situazione a Lecce? Com’è il rapporto con i tifosi, e in particolare con gli ultras?
«Siamo ormai alla decima stagione di gestione da parte di questa società e non abbiamo mai riscontrato criticità significative con la nostra tifoseria. Gli ultras, in tutti questi anni, non hanno mai interferito con le attività del club, non hanno mai chiesto biglietti omaggio o agevolazioni per l'accesso allo stadio, né hanno avuto interessi nelle attività di ristoro o nel merchandising della società. Non fanno business con il Lecce. Anzi, percorrono migliaia di chilometri, insieme a tanti altri tifosi, per seguirci in trasferta senza alcun supporto da parte della società. Durante i momenti più difficili, ci hanno sostenuto incondizionatamente, anche dopo una serie di sconfitte consecutive. Quando hanno deciso di contestare, lo hanno fatto in maniera costruttiva, per spronare la squadra, mai per distruggere. Loro tifano, noi gestiamo: ciascuno fa del proprio meglio per il bene del Lecce».
Il Lecce Calcio detiene però un record negativo: è la società con il maggior numero di multe a causa dello scoppio di petardi durante le partite casalinghe allo stadio Via del Mare. Come si può risolvere questo problema?
«Ho notato un miglioramento su questo fronte, che mi fa ben sperare, dato che nelle ultime gare non si sono verificati più episodi simili. Onestamente, trovo questa situazione una contraddizione: è assurdo sprecare denaro del proprio club, favorendo le istituzioni sportive che gli stessi contestano».
Autore: Giovanni Scialpi
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