Tra promossi e bocciati, si chiude il campionato del Bari. Sorprese, certezze e delusioni: tra campo, panchina e scrivania, i giudizi ai protagonisti in biancorosso della stagione 2024/25. 

PORTIERI 

RADUNOVIC 8 - Anche lui, come altri interpreti, ha avuto qualche amnesia nel girone di ritorno. Ma la sua stagione rimane importante: per la B una certezza, riflessi attenti e puntuali tra i pali e nelle uscite. Rimane, al pari di Dorval, il calciatore più importante del Bari 24/25. Se ci fossero adeguate risorse, sarebbe meritevole di riconferma. 

PISSARDO 5,5 - Pesa come un macigno la serataccia di Cittadella. In un Bari nel complesso spaesato nel secondo tempo del Tombolato, sembra ben poco reattivo in occasione delle reti dei veneti. Ci si aspettava di più: nei playout della scorsa stagione fu invece funzionale e reattivo. 

MARFELLA SV - Mai sceso in campo. 

DIFENSORI

VICARI 5 - Pesa, troppo e forse più di quanto ci si sarebbe aspettato, l'assenza al suo fianco di Di Cesare. Troppe amnesie ed insicurezze anche fatali per portare a casa punti che col sennò di poi sarebbero stati preziosissimi. Spiacevole involuzione. 

MANTOVANI 7 - Con l'Ascoli ancora in Serie C, riscattarlo sarebbe un'occasione d'oro. Giocatore che ha dimostrato affidabilità e carattere, ma anche una buona personalità. Emerge nel reparto difensivo. 

SIMIC 6,5 - La sua qualità emerge strada facendo. Non basta per portare il Bari ai playoff, tuttavia dimostra nel gioco aereo di essere molto pericoloso: un giocatore cosi mancava. Il gol messo a segno contro il Palermo il momento più bello in biancorosso. 

OBARETIN 6 - Luci ed ombre nel corso della stagione ma anche all'interno stesso delle partite. Era comunque alla sua prima stagione in B. 

PUCINO 6 - A volte criticato, rimane comunque un giocatore che con esperienza e mestiere riesce a fare reparto. Non esente anche lui, tuttavia, da qualche errore. 

TRIPALDELLI 5 - Spesso e volentieri impiegato a gara in corso, non riesce ad incidere particolarmente. 

CENTROCAMPISTI/ESTERNI

MAIELLO 6 - Non è più tornato ai livelli pre-infortunio, ha anche giocato poco. La sua qualità però rimane e a sprazzi si è vista. Il futuro sembra lontano da Bari. 

MAGGIORE 6.5 - A Salerno era ormai l'ombra di se stesso, a Bari ha ritrovato gol, assist, giocate ed intuito. Nell'apatia generale ha cercato di alzare il livello del centrocampo biancorosso ed ha dimostrato il proprio valore. 

MAITA 6,5 - E' venuto purtroppo meno nel momento del dunque, nel rush finale decisivo di stagione. Tuttavia rispetto alla scorsa stagione è giusto parlare di giocatore ritrovato: idee, corsa, geometrie. 

LELLA 5 - Partito benissimo, segnando anche un gol al Mantova. Poi si è spento ed eclissato col passare delle giornate: non riesce ad offrire un contributo adeguato nel girone di ritorno, non fa la differenza.

BENALI 7 - Sa sempre quale direzione dare al pallone, come impostare e ritagliarsi spazi tra le linee. L'ex Pescara è sempre stato un giocatore di qualità ed i suoi valori sono emersi nel corso della stagione. Rinnovo meritato, contratto allungato almeno sino alla prossima stagione. 

COLI SACO 5 - Un giocatore da cui ci si aspettava davvero tanto, reduce da una buona annata ad Ancona in Serie C, soprattutto in termini di assist. Ma non riesce a dare il suo contributo, anzi spesso si è macchiato di errori decisivi ai fini del risultato finale attraverso clamorose ingenuità. Finisce nel girone di ritorno ai margini del progetto biancorosso. 

OLIVERI 6,5 - Sulla fascia è uno stantuffo, riesce a dare garanzie e ad offrire tagli nell'area piccola interessanti. Un giocatore che dimostra di poter essere a buon livello in Serie B. 

DORVAL 7,5 - E' stata la sua stagione. Abilissimo nell'uno contro uno e nel saltare l'uomo, riesce a fare la differenza. Senza di lui, il Bari perde molto in termini di imprevedibilità. Resterà? Ad oggi è sicuramente il pezzo più pregiato e di proprietà del club. 

FAVASULI 6 - Parte con un po' di fatica all'inizio, poi pian piano cresce facendo un buon compito sulla sua fascia di competenza. Ci mette del suo con generosità: era al suo primo impatto con una grande piazza. 

PEREIRO 5 - Era il giocatore più atteso, da lui ci si aspettava molto in termini di gol, qualità ed imprevedibilità. Parte discretamente, segnando anche in trasferta contro la Juve Stabia. Poi finisce presto ai margini del progetto: diventa un caso. Fatto sta che quando lo si rivede in campo non riesce a incidere. 

FALLETTI 5 - Grandi aspettative, anche su di lui. Tutto sommato discreto il girone d'andata, si vede poco nel girone di ritorno. Rendimento ad intermittenza, tanta corsa e tecnica, ma non riesce ad applicarla nel modo sperato. 

BELLOMO 6 - Uomo spogliatoio, non è quasi mai titolare. Quando Longo ha provato a schierarlo titolare con Bonfanti in avanti è risultato essere una spiacevole sorpresa. E' riuscito spesso a rendersi pericoloso anche se il tempo passa anche per lui. Al passo d'addio? 

ATTACCANTI

BONFANTI 5 - Partito carico di aspettative, segna subito e lo fa contro il Frosinone al San Nicola: un gol che vale oro, in quel momento, in termini di classifica. Perché il Bari prende con decisione le distanze dalla zona retrocessione. Poi però non riesce a ripetersi cosi spesso: pochi palloni davvero giocabili, col Pisa arriva anche la rete che tiene a galla la squadra per i playoff. L'attacco nel complesso incide poco, ma da lui era lecito aspettarsi qualcosina in più.

LASAGNA 6,5 - Spesso contestato per via di alcuni clamorosi gol sbagliati (e un rigore fallito a Genova contro la Samp), ma ci si dimentica che non è mai stato un goleador e che, piuttosto, gli sarebbe dovuto essere stato affiancato un giocatore di qualità e prolifico. Il suo, piaccia o no, lo ha fatto: 7 reti, le stesse realizzate nei tre campionati precedenti ad ogni livello. Per l'ex Carpi la stagione che si è conclusa è un punto di ripartenza. 

NOVAKOVICH 5 - Parte discretamente, segna qualche gol interessante e rimane quasi in media con quello che è il suo bottino stagionale: soltanto tre reti. Troppo poco per sperare nei playoff, ma il suo curriculum parlava chiaro. Non è il bomber che serviva, ma un buon attaccante di scorta in una squadra con discrete ambizioni. Poi è fatale l'infortunio e rimane fermo per un po'. Urlo strozzato in gola a Bolzano: gol annullato all'89', anche se sarebbe servito a poco. 

FAVILLI 6 - Se sta in forma, è un giocatore di grande qualità. E che con la B c'entrerebbe poco. Lo ha dimostrato in trasferta a Frosinone, ma anche a Catanzaro con una prestazione maiuscola. I condizionali però sono pesanti e non portano troppo lontano. La sufficienza è comunque meritata. Cinque gol, alcuni pesanti, sono arrivati ed a Cittadella aveva regalato un ultimo barlume di speranza. 

ALLENATORE 

LONGO 6- - Parte con due sconfitte nelle prime due gare, sfiorando la terza contro il forte Sassuolo ma evitata con orgoglio e tattica. Poi il boom: 14 risultati utili consecutivi con diversi pareggi ed alcune vittorie mirate. La squadra si distingue per solidità, la difesa è una delle migliori del torneo cadetto. Ma in avanti non incide e qui davvero poco può fare. Apprezzabile la sua onestà intellettuale e spesso invita a mantenere un profilo basso ed evitare voli pindarici: ha avuto ragione. Meno però sulla capacità, a tratti, di dare alla squadra maggiore personalità. Nel finale di stagione il Bari ha mostrato troppa fragilità caratteriale ed incostanza. Cosi quello che comunque poteva essere...non è stato. L'obiettivo non è stato centrato e sicuramente è il meno colpevole. Rimarrà alla guida del Bari anche l'anno prossimo o andrà via? 

DIRETTORE SPORTIVO 

MAGALINI 5,5 - Il Bari è passato dai playout della scorsa stagione al nono posto di quest'anno: sicuramente un miglioramento c'è stato e la squadra non ha mai rischiato davvero di lottare per nnon retrocedere. Ma il mezzo voto in meno dipende dalla pessima comunicazione offerta nelle uscite pubbliche: dichiarare che la squadra è da playoff e poi fallirli clamorosamente sembra incredibile. Con scontri decisivi disputati in maniera fortemente discutibile. Non sarà la fine del mondo? Certamente, ma non si può fare finta di un aspetto: l'obiettivo dichiarato è stato fallito. 

Sezione: Primo piano / Data: Sab 17 maggio 2025 alle 17:00
Autore: Domenico Brandonisio
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