Durante il minuto di silenzio in memoria di Papa Francesco, osservato prima del fischio d’inizio tra Manfredonia e Brindisi, una parte della tifoseria sipontina ha intonato cori e insulti che hanno suscitato sdegno e condanne unanimi. Il comportamento, ritenuto gravemente irrispettoso, è costato al club un’ammenda di 2.000 euro inflitta dal Giudice Sportivo.

Si tratta dell’ennesima sanzione stagionale per il Manfredonia, che raggiunge così quota 34.000 euro in multe. Ma al di là della sfera economica, l’episodio ha scosso anche sul piano simbolico e morale, spingendo la società a prendere una netta posizione pubblica.

In un comunicato ufficiale, il club ha espresso "ferma condanna" per l’accaduto, parlando di "un gesto che offende il rispetto delle regole e delle persone, danneggiando l’immagine non solo della squadra, ma dell’intero contesto sportivo e cittadino".

La nota prosegue richiamando i valori fondanti del progetto biancoceleste, incentrato sul rispetto, sull’inclusione e sulla crescita condivisa con la comunità. "Il nostro obiettivo è isolare chi continua a confondere il tifo con l’intolleranza – scrive la società – perché l’amore per questi colori non può prescindere dal rispetto per gli altri".

Il Manfredonia ha infine ribadito l’intenzione di continuare a difendere i propri principi, lavorando per un ambiente sportivo sano, credibile e all’altezza della storia e dell’identità della città.

Sezione: Primo piano / Data: Mer 30 aprile 2025 alle 09:26
Autore: Giovanni Scialpi
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