Lorenzo De Lista, ex match analyst del Taranto, ha parlato ai microfoni di TUTTOcalcioPUGLIA.com per rivivere la stagione scorsa con i rossoblù e dire la sua sulla possibile ripresa del calcio. Di seguito sono riportate le sue parole.

Per prima cosa come sta vivendo questa emergenza coronavirus?
"Sto sfruttando il momento per continuare a studiare le tattiche e lo stile di gioco adottato da diverse squadre di Serie A e Serie B, sia per tenermi in allenamento che per apprendere al meglio tutti i moduli utilizzati in particolare dai professionisti".

Nel calcio si vive un momento delicato visto che è ancora difficile ipotizzare una data per la definitiva ripresa. Lei ritiene sia giusto tornare in campo per terminare la stagione attuale?
"Io penso bisognerebbe fermare tutto perché non c'è continuità con ciò che è stato fatto nei mesi precedenti, c'è stata una pausa troppo lunga dall'ultima gara giocata".

Tornando indietro di un anno, come giudica la sua esperienza a Taranto?
"Dal punto di vista personale è stata sicuramente un'annata costruttiva e come in tutte le esperienze ci sono stati pro e contro. È mancata la continuità e abbiamo avuto momenti di flessione soprattutto nel mese di novembre. Dopo aver raggiunto il primo posto a gennaio c'è stato calo vertiginoso e troppi alti e bassi che hanno fatto perdere di vista l'obiettivo".

C'è una vittoria in particolare che sente sua?
"Il mio lavoro si limita a far vedere alla squadra le caratteristiche degli avversari, non mi sono mai sentito l'assoluto protagonista di un match perché il mio contributo è singolo come quello dello saff e dei giocatori e credo che non sia un singolo a vincere le partite ma l'unione. Ritengo comunque che sia stato estremamente utile verso lo staff e i giocatori".

Quanto è importante il ruolo del match analyst all'interno di una squadra? 
"Nel calcio moderno è importantissimo, tante squadre professionistiche ne ingaggiano più di uno e in Serie A arrivano ad averne anche cinque o sei. Non averlo potrebbe essere penalizzante perché potrebbe mancare del materiale per studiare nel dettaglio gli avversari, tanti allenatori lo considerano fondamentale".

Qual è il giocatore che ha impressionato di più nella sua esperienza a Taranto e come giudica questa annata dei rossoblù?
"Il giocatore che mi ha impressionato di più è stato sicuramente D'Agostino, in Serie D era un pesce fuor d'acqua. In generale, però, il livello del Taranto era elevato e sicuramente era all'altezza dell'obiettivo. Quest'anno ho seguito dall'esterno e mi hanno impressionato molto gli under, si sono rivelati delle sorprese per molti e delle certezze per chi li conosceva già".

Per il suo futuro bolle già qualcosa in pentola?
"C'è stato qualche contatto e spero di tornare a lavorare il prima possibile. L'auspicio è quello di fare un salto di categoria nei professionisti".

Sezione: Taranto / Data: Mer 06 maggio 2020 alle 18:00
Autore: Manuel Panza / Twitter: @manuel_panza
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