Impattante, stupefacente, indescrivibile. Il periodo buio del Foggia è ormai alle spalle: ai mugugni di qualcuno (Mourinho compreso) Zeman risponde con una vittoria “alla Zeman”. Cinque reti soltanto nel primo tempo, terza vittoria consecutiva (non era facile dopo la rimonta di forza di Pagani) e miglior attacco dell’intero girone.

Allo Zaccheria non c’è nemmeno il tempo di sedersi: dopo nemmeno quindici secondi Petermann recupera un pallone al limite dell’area etnea, entra in area e con un cross morbido serve Merola che di testa batte Sala. Poco più di un quarto d’ora dopo i rossoneri raddoppiano: il solito Petermann ruba un pallone alla difesa rossazzurra e serve Curcio, che con infila un destro potentissimo sotto la traversa. Lo Zaccheria è una bolgia e otto minuti più tardi il Foggia cala il tris: da calcio di punizione Petermann tocca per Ferrante, che con un bolide teso beffa il povero Sala. È una partita a senso unico, con il Catania che nemmeno prova a replicare alle incursioni dei satanelli: ogni azione dei padroni di casa è pericolosa e si concretizza verso la porta dei siciliani. Al 39’ è già tempo di standing ovation: da punizione Petermann - senza ombra di dubbio migliore in campo - va direttamente in gol, mandando in estasi il Pino Zaccheria. Ma il primo tempo non finisce così perché proprio allo scadere Rizzo mette in mezzo un traversone per Merola, che in tuffo cala il pokerissimo. Le squadre vanno negli spogliatoi sul 5-0. Roba mai vista da queste parti, anche se con Zeman - ovviamente - esiste già un precedente: era il 5 aprile del 2004 quando il primo tempo di Avellino-Verona - allora il boemo sedeva sulla panchina degli irpini - si concluse 5-0 (alla fine i campani vinsero 5-0).

Nella ripresa il Foggia si ferma, con gli etnei che provano a risparmiare energie in vista dei prossimi impegni. Al 78’ il Catania prova una timida reazione, segnando il gol della bandiera: dalla destra arriva un cross rasoterra, sul quale si avventa prima di tutti Greco. Il Foggia vince e convince, sale a quota 52 punti e consolida la settima posizione insidiando il Palermo (che oggi ha pareggiato) in attesa dell’udienza che vedrà con ogni probabilità la restituzione ai rossoneri dei due punti di penalità.  

FOGGIA-CATANIA 5-1

RETI: 1’ pt Merola (F), 17’ pt Curcio (F), 25’ pt Ferrante (F), 39’ pt Petermann (F), 44’ pt Merola (F), 31’ st Greco (C).

FOGGIA (4-3-3): Dalmasso; Garattoni, Di Pasquale, Sciacca, Rizzo; Rocca (40’ st Gallo), Petermann, Di Paolantonio (17’ st Garofalo); Merola (40’ st Vitali), Ferrante (16’ st Turchetta), Curcio (16’ st Rizzo Pinna). A disp.: Volpe, Girasole, Nicolao, Buschiazzo, Maselli. All.: Zeman.

CATANIA (4-3-3): Sala; Albertini, Monteagudo, Lorenzini, Pinto (11’ st Simonetti); Rosaia (28’ st Izco), Provenzano (3’ st Cataldi), Greco; Biondi (4’ st Piccolo), Moro, Russini (4’ st Zanchi). A disp.: Stancampiano, Coriolano, Ercolani, Claiton, Pino, Ropolo, Bianco, Russo. All.: Baldini.

ARBITRO: Mattia Pascarella di Nocera Inferiore.

ASSISTENTI: Angelillo-Pellino.

IV UFFICIALE: Bocca.

Note: ammoniti Albertini (C), Pinto (C), Sciacca (F), Petermann (F), Cataldi (C), Moro (C), Di Pasquale (F). Recupero: 0’ pt, 2’ st. Calci d’angolo: 3-10. Tiri in porta: 7-6. Tiri fuori porta: 5-8. Fuorigioco: 2-6. Calci di punizione: 17-16. Spettatori: 4.798.

Sezione: Foggia / Data: Dom 20 marzo 2022 alle 16:20
Autore: Francesco Ippolito / Twitter: @fraccio
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