Dopo una stagione disastrosa, terminata prematuramente con l'esclusione dal campionato di Serie C, la ripartenza del Taranto fatica a decollare. Il recente campionato, pesantemente condizionato da una gestione discutibile dell’attuale proprietà rossoblù, rappresenta senza dubbio una delle pagine più buie della lunga storia calcistica jonica. Una storia quasi centenaria, legata a una città che ha sempre dimostrato una passione profonda per i colori della propria squadra. Una tifoseria che non avrebbe mai meritato un epilogo così amaro.

Nelle scorse settimane, però, è stato gettato un primo seme per il futuro. A muovere il primo passo è stato il Commissario Straordinario per i Giochi del Mediterraneo, Massimo Ferrarese, promotore della nascita di una nuova fondazione su cui costruire una rinascita sportiva. A guidarla, nel ruolo di presidente, è stato nominato Angelo Buonfrate, affiancato dai consiglieri Andrea Masciandaro e Maurizio Lasalvia, e dal revisore dei conti Lorenzo Vicenti.

Un’iniziativa certamente lodevole, che punta a rilanciare lo sport a Taranto, ma che – almeno per quanto riguarda il calcio – non può prescindere dalla chiusura definitiva dell’attuale gestione societaria. Il fallimento della società, infatti, non è ancora stato formalizzato. E mentre da una parte si parla di ripartenza, dall’altra l’attuale proprietà, per bocca del presidente di maggioranza Massimo Giove – mai così presente ai microfoni come in queste ultime settimane – continua a sostenere la volontà di cedere le proprie quote a Rinaldo Zerbo.

Quest’ultimo, dal canto suo, ha più volte dichiarato di voler ricorrere a tutti gli strumenti legali disponibili, tentando persino di bloccare un campionato ormai giunto alle sue battute finali.

A complicare ulteriormente il quadro, anche l’incertezza politica: la città di Taranto, infatti, non eleggerà il nuovo sindaco prima di giugno, lasciando in sospeso decisioni strategiche fondamentali per il futuro del calcio cittadino.

In tutto questo, la parte più colpita – i tifosi – continua a sperare. Dopo una stagione così deludente, è forte il desiderio di riscatto. “Peggio di quest’anno non si può fare”, è il pensiero ricorrente. I tarantini chiedono una vera ripartenza, che possa restituire al calcio jonico il prestigio perduto.

Taranto ha fame di calcio. I suoi tifosi vogliono un progetto serio, qualcuno capace di vedere nel nuovo stadio non la causa di un tracollo annunciato – iniziato con il famoso -4 della scorsa stagione – ma l’occasione per rilanciare, finalmente, un percorso degno della storia di questa città.

Sezione: Serie C / Data: Lun 21 aprile 2025 alle 14:00
Autore: Anthony Carrano
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