Arrivato a febbraio scorso sulla panchina della Virtus Francavilla, Tommaso Coletti è stato ufficialmente riconfermato anche per la prossima stagione come allenatore della squadra pugliese. In un’intervista rilasciata al Corriere dello Sport, il 41enne tecnico ha parlato della sua permanenza e dei progetti futuri con il club biancazzurro:

Proprio fin dal principio, la scelta di lavorare con la Virtus Francavilla ha rappresentato un sogno. «La Virtus, per società, ambiente, città, storia e solidità, è un club come pochi altri. Mi affascinava tantissimo l’idea di operare in una piazza così importante, insieme alle persone che mi hanno scelto e al presidente. Sono davvero felice che abbiano deciso di riconfermarmi dopo aver visto il mio modo di lavorare», spiega il tecnico.

La riconferma, un segnale di stima personale

La conferma è per lui motivo di grande orgoglio. «Spero che la scelta sia legata soprattutto alla mia persona, perché ci tengo tantissimo a questo aspetto. Mi considero un uomo leale e sincero e spero che, oltre al lato tecnico e tattico, ci sia stato un legame profondo che ha portato a questa riconferma».

Il presidente sempre vicino: progetto a medio-lungo termine

Anche se ora è ufficialmente tornato al timone, il presidente non è mai stato distante. «L’ho sempre sentito vicino e partecipe, anche da lontano, mentre osservava l’evolversi della gestione. Francavilla è per me il posto ideale dove lavorare, poi il tipo di progetto lo sceglie il club e bisogna allinearsi. L’idea di un programma a medio-lungo termine mi rende felice e la volontà è quella di farne parte il più a lungo possibile».

La preparazione per la nuova stagione: scegliere con attenzione

L’estate è stata lunga, ma il tempo vola e presto si ripartirà. «In sintonia con la società, il presidente e il direttore Niccoli, siamo in continuo confronto per individuare gli uomini giusti, ancor prima dei profili tecnico-tattici. Quest’anno non possiamo sbagliare neanche una scelta».

La Virtus, una squadra forte prima di tutto nei valori

La ricerca è chiara: «Vogliamo uomini, prima di tutto. Stiamo costruendo una Virtus forte sul piano umano e dei valori, con calciatori di gamba, determinati a lottare e a vincere le partite. Il modulo è un dettaglio in fase di costruzione, solitamente la struttura cambia partita dopo partita, quindi non è un riferimento fondamentale».

Valutazioni con i calciatori: capire insieme la strada migliore

Riguardo ai giocatori, il dialogo è continuo. «Alcuni sono stati tra i più positivi della scorsa stagione. Facciamo con loro valutazioni condivise, considerando aspettative e ambizioni personali. È giusto confrontarsi e capire insieme qual è la strada migliore da percorrere».

L’ispirazione della scuola De Zerbi: lealtà e integrità

Il tecnico si rifà alla scuola di un maestro che stima profondamente: «La scuola De Zerbi è un modello di lealtà e integrità, e ne sono orgoglioso. Roby è una fonte d’ispirazione continua, non solo per il suo modo di giocare ma anche per il suo essere uomo. Poche persone in questo mondo sono così integre come lui. Ci siamo visti lunedì sera, il giorno dopo gli è stata conferita la cittadinanza onoraria a Foggia. Siamo stati a cena con tanti amici e ex compagni rossoneri, lo storico magazziniere e massaggiatore. I suoi consigli? Mi ha sempre detto di essere me stesso e di non piegarmi ai compromessi per non perdere la mia identità».

Fame di costruire: tutto per Francavilla e per chi ha creduto in me

Essere accolto con questo calore e sentire di aver soddisfatto le aspettative lo riempie di orgoglio e voglia di fare sempre di più. «Sono una persona che si auto stimola ogni giorno, non mi accontento mai. Tutto è legato ai risultati, spero di rendere felici le persone di Francavilla e che il mio modo di essere possa rappresentarle. Darò tutto me stesso per raggiungere gli obiettivi, per il presidente che lo merita e per chi ha creduto in me. Farò tutto ciò che è in mio potere per ottenere il massimo da me, dai calciatori e da tutto l’ambiente».

Sezione: Primo piano / Data: Gio 05 giugno 2025 alle 11:39
Autore: Anthony Carrano
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