Alla ricerca del fascino perduto. Brindisi-Taranto, derby, ma ancor più classico di Puglia. Due città accomunate da un destino che trascende dal calcio: industria pesante e sventure sportive. Due città accomunate, due tifoserie ferite dalla storia recente, orgogliose del proprio passato, blasoni a confronto. Brindisi e Taranto in questa Serie D, con due situazioni più diverse che realmente contrapposte: il Brindisi deve salvarsi, il Taranto vuole la promozione. Una è in zona playout, l’altra è prima in classifica, ma lo deve anche alla gara giocata in più. Vengono da un mercoledì molto diverso: bello quello del Taranto, tornato a vincere contro il Molfetta, maledetto quello del Brindisi, sconfitto a Portici, contro una squadra che sembrava quasi alla canna del gas.

Derby al Fanuzzi, dove l’anno scorso passarono i rossoblù, dove i biancazzurri non vincono questa partita addirittura dal 2013. Ma questa è una storia lunga, non vecchia ma antica, affascinante. Così come affascinante sarebbe stato coi tifosi: a gennaio 2020 fu mutila per lo scarso entusiasmo dei tifosi brindisini, ormai già in contestazione con la società, mentre il Taranto si era staccato dalla vetta in modo quasi inesorabile e violento.

Una partita così meriterebbe almeno il professionismo, ma tant’è che questo abbiamo e di questo dobbiamo fare virtù, perché allo spettacolo ci pensano già i nomi delle due squadre.

Alla ricerca del fascino perduto, arriverà quel giorno, arriverà per entrambe. Intanto che vinca la migliore, per ‘sta volta.

Sezione: Serie D / Data: Sab 27 marzo 2021 alle 12:46
Autore: Giuseppe Andriani / Twitter: @peppeandriani
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