Accolto da uno striscione di protesta all’esterno dell’Università LUM di Casamassima, Gabriele Gravina ha presenziato al convegno in programma presso l’ateneo pugliese. Il presidente della FIGC, nel mirino del tifo organizzato per la gestione del tema multiproprietà, ha colto l’occasione per rispondere pubblicamente alle critiche.

All’esterno della LUM, lo striscione recitava chiaramente:
“No alla multiproprietà! Gravina dimettiti! La tua gestione… la morte del pallone!”

Nel suo intervento ai microfoni, Gravina ha però rivendicato il percorso normativo intrapreso dalla FIGC sotto la sua guida:

“La mia posizione rispetta delle regole. La multiproprietà è vietata. Quando sono arrivato era consentita. Oggi, con una norma da me adottata e condivisa dal Consiglio Federale, la multiproprietà è vietata. Ma si andava incontro a un contenzioso, perché si toccavano interessi legittimi di chi aveva già acquisito dei diritti. Oggi quel contenzioso non c'è più: esiste una norma che vieta, ma anche un diritto acquisito che va riconosciuto. Serve trovare una soluzione intermedia. E oggi, finalmente, un limite alla multiproprietà esiste. Questi sono i dati oggettivi.”

Gravina ha poi espresso soddisfazione per il ritorno in Puglia e per l’iniziativa promossa dall’Università Lum, ricordando il legame con il territorio e l’importanza della contaminazione tra calcio e mondo accademico:

“Per me è un grandissimo piacere ritornare qui a Bari, alla LUM, dove con un piccolo contributo circa 30 anni fa abbiamo avviato questo meraviglioso percorso, uno straordinario progetto. Onore e merito alla famiglia De Gennaro. Credo che il mondo accademico debba aprirsi come ha fatto il mondo del calcio: solo così possiamo unire le energie migliori per costruire un futuro di alta specializzazione anche nel nostro sport.”

Sezione: Altre notizie / Data: Mer 18 giugno 2025 alle 11:57
Autore: Giovanni Scialpi
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