Da mesi tiene banco nel mondo dilettantistico una questione rimasta ancora irrisolta: l’assenza di una tutela effettiva per i contratti dei direttori sportivi. A oggi, non esiste un organo della FIGC, analogo ai collegi arbitrali previsti per calciatori e allenatori, a cui i direttori sportivi possano rivolgersi in caso di controversie economiche.

Anche in presenza di un contratto di lavoro sportivo regolarmente sottoscritto, queste figure devono necessariamente ricorrere alla giustizia ordinaria, con tutte le criticità del caso: tempi lunghi e spese legali più elevate.

Il nodo centrale riguarda la mancata istituzione di un collegio arbitrale da parte della Lega Nazionale Dilettanti, nonostante le NOIF lo prevedano espressamente. A impedire la creazione dell’organismo è l’assenza, a oggi, di un accordo collettivo, nonostante il Decreto Legislativo 36/2021 - che regolamenta il lavoro sportivo . sia in vigore da oltre due anni.

A causa di questo vuoto normativo, alcune società si sono regolarmente iscritte all’attuale Serie D pur risultando inadempienti nei confronti dei propri collaboratori della gestione sportiva e dei direttori sportivi.

Sulla questione è intervenuto Alfonso Morrone, presidente di ADICOSP - Associazione Italiana Direttori e Collaboratori Sportivi - che rappresenta oltre 500 iscritti. Contattato da tuttoseried, Morrone ha spiegato:

“Non è più concepibile che i direttori sportivi vengano considerati lavoratori sportivi di Serie B. Stiamo lavorando affinché anche i direttori sportivi abbiano il loro accordo collettivo. Quando parlo di Direttori Sportivi mi riferisco agli iscritti all’Elenco Speciale della FIGC: quindi anche Collaboratori della Gestione Sportiva, Segretari e altri profili.”

L’11 giugno 2025, ADICOSP ha inviato alla Lega Nazionale Dilettanti una bozza di accordo collettivo, mirato a disciplinare il trattamento economico e normativo dei rapporti tra società dilettantistiche e i direttori sportivi iscritti nell’Elenco Speciale della FIGC. La firma dell’accordo aprirebbe finalmente la strada all’istituzione del collegio arbitrale, fondamentale per la gestione delle controversie economiche e disciplinari.

Senza un simile strumento, in caso di conflitto, un direttore sportivo può solo rivolgersi al giudice del lavoro con cause civili o decreti ingiuntivi, spiega Morrone, che aggiunge:

“Costituire il collegio arbitrale comporta l’obbligo di pagamento da parte delle società, e quindi la necessità della liberatoria per iscriversi ai campionati. Io sono un forte sostenitore dell’autonomia dell’ordinamento sportivo nazionale prevista dalla Legge 280/03, e questa lacuna lo rende più vulnerabile.”

Morrone ha dichiarato di aver ricevuto aperture positive da parte del presidente Giancarlo Abete per arrivare alla firma in tempi brevi.

“Abete è una persona perbene, quindi sono tranquillo in tal senso” - afferma Morrone - “Dopo la pausa di Ferragosto cercheremo di arrivare alla soluzione, sperando per l’inizio del prossimo campionato.”

Infine, il presidente ADICOSP rivolge un appello a tutti i lavoratori del calcio dilettantistico affinché partecipino al panel dedicato al tema, in programma il 28 agosto alle ore 17 all’Hotel Hilton La Lama di Roma, sede ufficiale della chiusura estiva del calciomercato.

“Adicosp ha ottenuto dalla politica l’introduzione della nostra figura tra quelle considerate lavoratori sportivi. Una grande partecipazione sarebbe un bel segnale di compattezza e forza di fronte alle istituzioni politiche e sportive.”

Sezione: Altre notizie / Data: Mer 06 agosto 2025 alle 10:37 / Fonte: Tuttoseried
Autore: Giovanni Scialpi
vedi letture
Print