Finalmente è finito il calciomercato. Una sessione inutilmente lunga, durata troppo e proseguita a campionato già iniziato. Usanze e metodi da rivedere in futuro. In questo scenario, a tratti pittoresco, il Lecce ha fatto il suo con la politica fatta di investimenti oculati e con l’equilibrio di bilancio come stella polare. Numericamente, sono stati sostituiti i partenti e i fuori progetto. A centrocampo un solo innesto con almeno 2-3 esuberi sul groppone. Sarà migliorata la squadra salentina?

PORTA - Il mercato è iniziato con la sicura cessione di Falcone. Il primo portiere del Lecce già lo scorso anno era in odor di partenza. Sono passati i giorni e le offerte non sono arrivate tanto da modificare i piani. Oggi Falcone è anche il capitano dei giallorossi dopo la partenza di Baschirotto. Il reparto dei portieri è rimasto invariato. Fruchtl digerirà un altro anno di panchina?

DIFESA - Il reparto maggiormente interessato dalle operazioni di mercato. Al termine della scorsa stagione, il Lecce ha deciso di mettere fuori squadra Guilbert. Il terzino destro titolare non ha convinto più sul piano caratteriale che su quello tecnico. Al suo posto l’ingresso di Kouassi, proveniente dalla Ligue 2 francese, chiamato a chiudere il ruolo con Danilo Veiga. La cessione importante ha riguardato uno dei due marcatori titolari: Baschirotto. La partenza del capitano ha preoccupato e non poco. Al suo posto Siebert, un investimento di circa 5 milioni e mezzo di euro. Altro operazione al centro con il giovane Perez proveniente dal Curico Unido. Un difensore cileno nel giro della nazionale under 20 al quale va dato il tempo per crescere. La vera sorpresa era già in casa: Tiago Gabriel. Un ragazzo prelevato nel mercato invernale dalla Estrela Amadora che sta disputando una prima parte di campionato con tanta personalità. Ora, il leader del reparto è Gaspar insieme a Gallo. Il terzino sinistro, dopo lo scivolone nella passata stagione con le sue dichiarazioni da partente in conferenza stampa, è rimasto tra le fila dei giallorossi. Oramai è il veterano della rosa con il compito di instradare i nuovi e, in particolare, il suo nuovo compagno di reparto Ndaba. Anche in questo caso, il rientro dal prestito di Marco Sala, ha indotto Corvino a investire sul terzino irlandese proveniente dalla Serie A scozzese. Difesa ben assortita con l’unico dubbio esperienza nel ruolo di terzino destro.

CENTROCAMPO - Il 4-3-3 di mister Di Francesco si muove, si sviluppa, si concretizza nella bontà di questo reparto. Il volto nuovo è Alex Sala. Il calciatore proveniente dal Cordoba è un centrocampista tecnico che può ricoprire sia il ruolo di mezzala che di play. Le speranze dei tifosi del Lecce sono rivolte nei piedi di questo ragazzo. Il centrocampo era un reparto qualitativamente deficitario già lo scorso anno. Si poteva fare di più? Certamente. È mancata qualcosa in uscita: Rafia, Maleh su tutti. Anzi, quest’ultimo potrebbe rappresentare quasi un nuovo acquisto. In lista, ricopre lo slot dei calciatori over formati in Italia. Chissà che non rappresenti una bella scoperta. La mancata cessione di Ramadani, detto partente a inizio mercato, ha impedito una rivoluzione tecnica nel ruolo di play.

ATTACCO - Il Lecce è orfano di Krstovic. Una cessione eccellente che lascia un vuoto tecnico. Le prime punte sono cambiate completamente. Il Rebic dello scorso anno, impalpabile per non essere del tutto critici, è stato sostituito dall’arrivo di Camarda. Un talento giovane dalle grandissime speranze del Lecce e del Milan. Il nuovo numero 9 si chiama sempre Nikola, come Krstovic, con un cognome diverso e non solo. Stulic ha caratteristiche completamente diverse dal suo predecessore. Un finalizzatore, uomo d’aria, una prima punta profonda abile a chiudere l’azione del 4-3-3. Sugli esterni è rebus. Bene le conferme di Pierotti e Morente, dubbi su Banda e N’Dri. L’esterno zambiano non è più quello di un tempo. Le prime uscite stagionali lo confermano. Il giocatore ivoriano, invece, è ancora da decifrare del tutto. Arrivato nel mercato invernale per sostituire Dorgu. Ad oggi, le valutazioni sono ancora sospese in attesa di un suo utilizzo più efficace. Sugli esterni è arrivato Sottil in prestito secco. Un giocatore di esperienza con tante stagioni nel campionato di Seria A seppur non da protagonista. A Lecce vuole ripetere le sue gesta al Cagliari proprio con mister Di Francesco in panchina. 

CONCLUSIONI - Il Lecce ha fatto il suo in linea con il suo progetto. Le valutazioni, quando si parla del mercato di Corvino, sono da fare con riserva. Bisogna attendere il responso del terreno di gioco. Per caratteristiche e investimenti, voti pieni in difesa, con l’unica incognita a destra, e nel ruolo di prima punta. A centrocampo, fiducia alle mezzali in rosa con la speranza di rivedere Maleh in campo e nel pieno delle sue forze fisiche e mentali. Occhio a Sala, tanto dipenderà dal suo rendimento. Male la regia, in quel ruolo si poteva e si doveva fare di più. Gli esterni sono la vera incognita. Lo scorso anno hanno veramente sottoperformato? Se così fosse, il Lecce sarà sulle ali. In caso contrario, il 4-3-3 subirà stop critici. Speranza in Pierotti e Morente. Sottil dovrà diventare l’anima tecnica del ruolo. Le sue giocate e le sue accelerazioni dovranno avere personalità e tanta responsabilità. Il Lecce dipenderà da chi se lo porterà sulle spalle. 

Sezione: Primo piano / Data: Mar 02 settembre 2025 alle 12:26
Autore: Stefano Sozzo / Twitter: @stesozzo
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